Invalsi, la Primaria scelta come scuola campione
Riflettori sulle seconde e quinte classi della “Piazza Marconi”
▶ VETRALLA
La scuola di Vetralla sotto esame: le elementari di Cura selezionate come scuola campione per la provincia di Viterbo per le tanto discusse prove Invalsi. I bambini si troveranno ad affrontare quiz di ragionamento sulla matematica, l’italiano e per la prima volta la lingua inglese. L’Istituto nazionale per la valutazione del sistema d’istruzione, Invalsi appunto, ha selezionato l’Istituto comprensivo “Piazza Marconi” come campione per i famigerati test che si terranno nel mese di maggio prossimo. Le prove, che si svolgeranno comunque in tutte le scuole, per “Piazza Marconi” saranno oggetto di attento controllo da parte degli osservatori inviati appositamente dal Miur per la somministrazione dei test e la loro correzione.
Il plesso selezionato è quello della primaria di piazzale Luzi, nella frazione di Cura. Le classi sono le seconde e le quinte, come previste per la normativa scolastica: seconda B e C; quinte AeBle sezioni scelte.
“Siamo stati scuola campione già qualche anno fa - riferisce il dirigente scolastico Roberto Santoni - la media tenuta dalle classi è stata in linea con quella regionale. Si è rilevata qualche criticità nella matematica, ma anche questa rientra sia nella media regionale che nazionale, comunque in questi anni abbiamo lavorato molto sulla materia e le insegnanti hanno frequentato corsi di aggiornamento professionale appositi”. Quest’anno c’è la novità dei test di lingua inglese per le classi quinte, che si svolgeranno il primo giorno di somministrazione, il 3 maggio. Il secondo giorno, il 9 maggio, si prosegue con la prova di italiano e la prova di lettura, quest’ultima per le sole seconde: 2 minuti appena per leggere 40 parole e associarne l’immagine corrispondente. L’ultima data è fissata l’11 maggio, con i 23 quesiti di matematica da risolvere in 40 minuti.
Le prove Invalsi sono state oggetto di critiche negli anni per diverse ragioni: obiezioni sulla presunta valutazione dell’insegnante su cui, di riflesso, ricade il risultato del test. Valutazione che non terrebbe conto, secondo i critici, dei molteplici fattori del risultato: famiglie, situazione socio economica e culturale o composizione della classe.
Critiche anche sulla diffusione di una “quizzologia” che non appartiene al sistema di istruzione italiano, basato su un apprendimento di tipo critico e non nozionistico. ◀