L’inquinamento del lago ancora sotto la lente dell’Ue
La Commissione petizioni approfondisce l’esame
▶ MONTEFIASCONE
Il lago di Bolsena per la terza volta a Bruxelles. Il 21 marzo scorso, Piero Bruni ( nella foto a Bruxelles), firmatario della petizione numero 2191/2013 sull’inquinamento del lago, è stato ascoltato dalla Commissione petizioni dell’Unione Europea. Dalla seduta è emersa una novità, illustrata nel dettaglio dall’Osservatorio Lago di Bolsena. “Lavera notizia, nuova e importante, dell’esame della petizione - scrive - è stata la risposta della Commissione Europea. I nuovi elementi forniti dal firmatario hanno indotto la Commissione a considerare un’eventuale violazione anche della Dqa (Direttiva quadro sulle acque). Infine, la Commissione ritiene possibile anche una violazione della Direttiva habitat, perché le misure di conservazione adottate dalla Regione Lazio non corrisponderebbero ai requisiti stabiliti”. Fino all’ultima audizione, dunque, la Commissione era intervenuta sugli adattamenti del sistema fognario, così come previsto dalla Direttiva acque reflue dell’Unione europea. Però, di fronte ai nuovi elementi fornite da Bruni quali “il degrado dello stato del Lago da Buono a Sufficiente certificato dall’Arpa Lazio - prosegue l’Osservatorio - le registrazioni multiparametriche dell’associazione Lago di Bolsena e le contestuali analisi chimiche effettuate dall’istituto per gli Ecosistemi di Pallanza, per l’Ue ci potrebbe essere una violazione della Direttiva quadro sulle acque. La Commissione europea - prosegue l’Osservatorio - considera il degrado ecologico del Lago una possibile violazione del principio di non - degrado della Dqa e svolgerà ulteriori indagini a questo proposito”. Dopol’intervento di Bruni, firmatario della petizione e le risposte del tecnico della commissione europea, “i membri hanno votato di mantenere attiva la petizione - precisa l’Osservatorio -. Ciò consentirà al firmatario di fornire informazioni supplementari, e ai tecnici della Commissione di continuare ad interloquire con le autorità italiane”. Tramite le lettere e poi in audizione, inoltre, Bruni ha esposto “il conti- nuo degrado dello stato di salute del lago - aggiunge l’Osservatorio - causato dall’apporto di sostanze nutrienti dal disastrato sistema fognario e dall’agricoltura”. Da ricordare, infine, il primo risultato ottenuto con la petizione: “L’avvio di un’indagine della Commissione che ha dato luogo a numerosi scambi con le autorità italiane - conclude l’Osservatorio del lago di Bolsena -. Dopo aver constatato che il lago e il suo bacino sono stati designati come area sensibile, la Commissione aveva invitato le autorità italiane a riparare e completare lìimpianto di trattamento delle acque”. ◀ ▶ GRADOLI
Stava andando all’orto quando nella discesa della strada della Fratta, più o meno all’altezza delle Cannelle, probabilmente ha avuto un malore, perchè non ha frenato, quindi ha perso il controllo della sua Fiata Panda bianca, andandosi a schiantare contro una parete rocciosa. Se n’è andato così, ieri mattina, Giulio Ceccarini, ex muratore di 80 anni, ormai in pensione e dedito all’agricolura. Dentro la macchina è stato trovato infatti un barattolo pieno di semi di fave. Per estrarre il corpo dall’auto i vigili del fuoco di Gradoli, intervenuti tempestivamente, hanno dovuto tagliare il tetto della Panda, dopodichè lo hanno trovato senza vita. Giulio Ceccarini non dimostrava affatto la sua età, viveva solo e forse proprio per questo era un assiduo frequentatore dei bar del paese, dove trascorreva il tempo parlando con tutti, tant’è che i primi a “salutarlo” sui social, nella tarda mattinata di ieri, poco dopo l’incidente mortale, sono stati proprio molti giovani di Gradoli, che lo hanno chiamato “amico” in segno di grande affetto. Unuomogentile, socievole e soprattutto attaccato al suo paese. I funerali si terranno oggi pomeriggio alle 14.45, e sicuramente saranno tanti i gradolesi che vorranno accompagnarlo in questo suo ultimo viaggio. ◀