Lo spostamento del mercato va nel congelatore
Con una decisione “pilatesca” la commissione rimanda la palla al consiglio comunale: 90esimo argomento all’ordine del giorno
Il passaggio dal Sacrario a Valle Faul ha scatenato una polemica tra ambulanti e commercianti Meglio far decidere alla prossima amministrazione
▶ VITERBO
Per la serie campa cavallo, lo spostamento del mercato settimanale dal Sacrario a Valle Faul è stato inserito al novantesimo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale.
Di fatto, con la consiliatura agli sgoccioli e con una maggioranza ai minimi termini, la pratica viene parcheggiata su un binario morto.
Se ne occuperà - se se ne occuperà - la prossima amministrazione.
Per ora dunque il mercato del sabato resta al solito posto: nel parcheggio (a pagamento) di piazza Martiri d’Ungheria, con soddisfazione degli ambulanti di Confesercenti, fortemente contrari a un trasloco ritenuto penalizzante, soprattutto per via della posizione più decentrata. La commissione consiliare, evidentemente anche sull’onda delle dura presa di posizione degli operatori, non se l’è sentita di forzare la mano, nonostante tutte le carte ormai siano in regola: sia la Soprin- tendenza a suo tempo, che la conferenza dei servizi due settimane fa, hanno dato infatti via libera al trasferimento dei banchi. In sede di commissione, il provvedimento è stato solo illustrato ma non votato. La deliberazione finale spetta al consiglio comunale che, a poche settimane dalle elezioni, si guarderà bene dal- l’assumere una decisione potenzialmente impopolare. L’assessore allo sviluppo economico Sonia Perà resta tuttavia fermamente convinta che quella di Valle Faul sia la soluzione migliore: “In questi anni ho lavorato a questa pratica su input del consiglio comunale, che si era espresso a favore del trasferimento con una delibera - ricorda -. Purtroppo i tempi tecnici e burocratici sono stati lunghi: prima di tutto abbiamo dovuto attendere l’entrata in vigore della Bolkestein, la direttiva europea che ci avrebbe permesso di riqualificare il mercato riducendo anche il numero dei banchi e soprattutto eliminando i mezzi pesan- ti. L’applicazione della Bolkestein è invece slittata al 2020 e quindi non c'è stata più data possibilità di mettere a bando le concessioni pubbliche”. Quanto alle soluzioni alternative prospettate dagli ambulanti, a cominciare da quella di piazza della Rocca, per l’assessore allo sviluppo economico sono impraticabili: “Da piazza della Rocca a via Cairoli, da via Marconi a via Matteotti, tutte le ipotesi alternative sono state scartate, non per mio parere discrezionale masulla base di verifiche tecniche oggettive - continua Perà -. Il mercato oltre tutto è composto prevalentemente da automezzi e furgoni che in strade commerciali come via Marconi finirebbero per ostruire l’ingresso dei negozi. Se quindi sgombriamo il terreno dalle favole, l’unica strada percorribile resta quella di Valle Faul, dove sempre in base alle verifiche tecniche, c'è posto sufficiente per tutti gli 85 banchi del mercato”. Liberare il parcheggio a pagamento del Sacrario nella mat- tinata del sabato, non ha problemi ad ammetterlo l’assessore, al di là dei maggiori introiti per Francigena e quindi per il Comune, vuol dire creare maggiore movimento nel centro storico, e quindi favorire lo shopping. Non a caso, sullo spostamento del mercato insistono molto i commercianti di via Cairoli dopo il calvario patito per via dei lunghi lavori di rifacimento della pavimentazione. I commercianti dentro le mura, che attraverso le due associazioni Viterbo Capitale Medievale e Facciamo centro rispondendo agli ambulanti erano tornati a sollecitare il trasferimento, dovranno quindi attendere. Forse all’infinito, visto che in Italia niente è più definitivo del temporaneo: “Per quel che mi rigurda, quello che dovevo fare l’ho fatto - conclude l’assessora Perà - ora mi rimetto alla volontà del consiglio comunale e della maggioranza”. Ammesso che ne esista ancora una. ◀