Via libera all’accordo transattivo con Intesa Sanpaolo e Bnl
Otto voti a favore dell’estinzione dei contratti di Interest Rate Swap
▶ ACQUAPENDENTE Conotto voti favorevoli e l’astensione del consigliere di minoranza Fabrizio Camilli, il consiglio comunale di Acquapendente autorizza l’accordo transattivo con gli Istituti d’Intesa Sanpaolo e Bnl per l’estinzione dei contratti di Interest Rate Swap. Il sindaco Ghinassi, prima della votazione, ricostruisce i passi fondamentali della questione: “Nel 2005 - sottolinea - è stato emesso un prestito obbligazionario a tasso variabile dell’importo di 3.809.000.000 euro destinato all’e- stinzione anticipata e al rifinanziamento di mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti e con altri istituti di credito. Nel 2007 sono state autorizzate sottoscrizioni di contratti di Interest Rate Swap con Bnl e con Banca OPI (ora Intesa San Paolo Spa) per coperture contro il rischio di aumento dei tassi di interesse di prestito. Nel 2013 si procedeva ad annullare le due operazioni di contratti. Il tutto correlato da valutazioni e informazioni non corrette dovute alla mancata nomina di un Advisor neutrale e alla presenza di alcuni costi occulti a carico dell’Ente. In considerazione dell’impugnazione da parte degli istituti di credito, abbiamo incaricato l’avvocato Marcello Condemi dell’assistenza tecnica nella causa al Tar Lazio che ha verificato l’ipotesi di transazione con gli Istituti al fine di risolvere i contratti derivati, con indicazione di verificare possibili pagamenti ridotti dei costi di estinzione del contratto senza interessi. Il tutto al fine di evitare il rischio processuale che potrebbe, in caso di esito negativo, esporre l’Ente anche ad eventuali procedure di riequilibrio finanziario tenuto conto, comunque, che il Comune già dispone delle risorse che permetterebbero il pagamento dei costi della transazione per gli anni 2018, 2019, 2020 e la quasi totalità del 2021. “Prendo atto - sottolinea il consigliere di minoranza Camilli - che nella documentazione si evince che i motivi di annullamento avevano fondamento tenuto conto che non era stato nominato un advisor indipendente, vi erano costi occulti e che vi sono in merito sentenze favorevoli ai Comuni”. ◀