Martina, freno tirato sul M5s: “Aspettiamo Mattarella”
Il reggente dei Dem rimanda qualsiasi indicazione nel dialogo coi grillini e intanto in casa sua i nodi sul futuro del partito non si sciolgono
Nessun inciucio Renzi smentisce contatti con Casaleggio: “Mai visto” Difficoltà Il Pd di Martina resta a guardare, lo dice anche Renzi ma in casa dem è caos Orlando attacca “Il rinvio della assemblea vuole dire non andare sulla strada giusta”
K“Dobbiamo fare una cosa: aspettare le indicazioni del presidente Mattarella e capire quale sarà lo scenario da lunedì”. Dal segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, non arrivano i segnali di apertura al Movimento 5 stelle che qualcuno si aspettava. “Dal punto di vista politico è indubitabile che abbiamo vissuto 48 giorni di una polemica continua tra le cosiddette forze vincitrici del 4 marzo, - ha sottolineato Martina, a Milano per un incontro pubblico con i militanti e per una visita al Salone del Mobile - e questo la dice lunga sulla capacità di creare una prospettiva. Il Paese è fermo - affonda - e siamo passati da ’prima gli italiani’ a ’prima i fatti loro’ e questo è inaccettabile”. Al suo fianco, con Gianni Cuperlo e Barbara Pollastrini, c’è il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che auspica “assolutamente” un dialogo con i 5 stelle, sulla base di un accordo “su quattro o cinque cose fondamentali”. Ma le voci di contatti tra Pd e pentastellati vengono subito smentite dal portavoce di Matteo Renzi. “Non c’è nessuna interlocuzione tra Renzi e Casaleggio nemmeno per interposta persona”, chiarisce in una nota. Anche per il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, le convergenze “non sembrano l’argomento di oggi”. Parlando da Firenze, il leader della minoranza rileva che il M5s sta invece “ala- cremente lavorando per costruire un asse con la destra”.
In casa dem resta aperto il dibattito sul futuro della governance del partito, dopo il rinvio dell’assemblea. Martina continua a pensare a una riunione della direzione nei prossimi giorni, ma spiega che “valuteremo il percorso da fare anche al nostro interno alla luce delle indicazioni e delle novità che eventualmente emergeranno” dal Quirinale. Sempre Orlando torna a criticare il rinvio dell’assemblea nazionale del Pd: “Vuol dire che il partito non riesce ad imboccare la strada per una discussione - attacca - “. “Non scappo. Voglio l’assemblea nazionale il prima possibile - replica Martina - - Ho chiesto io il rinvio: se l’avessimo fatta oggi (ieri ndr) avrebbe prevalso la di- scussione sulla contingenza, mentre noi abbiamo bisogno di un’assemblea che metta i fondamentali di un lavoro di ricostruzione”. Guardando al rilancio del Pd, il reggente sottolinea che “Non possiamo cavarcela con una domenica ai gazebo; dobbiamo rifondare e ripartire davvero da una iniziativa di popolo e non prendere la scorciatoia di una domenica e basta”.