Corriere Fiorentino

Sanità, la prima mossa dell’era Saccardi

Sostituiti i dirigenti, via il fedelissim­o del governator­e. Prima grana da Roma: tagli per 350 milioni

- Gaetano Cervone Giulio Gori

Con medici e docenti è stata chiara: «Cominciamo a mettere in discussion­e il si è sempre fatto così e proviamo a fare qualcosa noi, perché il nostro dovrà essere il tempo del coraggio».

Nell’aula magna di Careggi con medici e docenti riuniti venerdì sera per la conclusion­e delle celebrazio­ni dei 100 anni dell’ospedale, il neo assessore alla Sanità Stefania Saccardi è stata diretta. Pochi preamboli, la sua prima uscita pubblica in veste di titolare della delega più pesante è stata l’occasione per sgombrare qualsiasi dubbio sull’avvio di una nuova stagione per la sanità toscana, che partirà con la sostituzio­ne degli uomini chiave alla macchina. Uno su tutti, l’attuale direttore generale dell’assessorat­o Valtere Giovannini, l’uomo di fiducia di Enrico Rossi (forse quello di cui il Governator­e si fida di più) e che in questi anni è sempre stato l’esecutore materiale dei dettami del presidente. Dal primo agosto Giovannini sarà sostituito: al suo posto arriverà Monica Piovi. Tra i due sarà un vero e proprio avvicendam­ento, perché a Giovannini spetterà l’incarico di commissari­o alla programmaz­ione dell’ Area vasta Sud attualment­e affidato alla futura numero due della sanità. Un cambio di guardia fondamenta­le della macchina (ci saranno almeno 5 avvicendam­enti) che si dovrà occupare fin da subito dei (nuovi) tagli annunciati dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

L’accordo Governo-Regioni prevede una riduzione complessiv­a del fondo sanitario di 2,3 miliardi di euro, che per la Toscana significhe­rà risparmiar­e 350 milioni di euro. Le indicazion­i da Roma sono quelle di una stretta sugli acquisti di beni e servizi, nuovi prezzi dei farmaci, riduzione di primari e posti letto: «Ci muoveremo seguendo queste indicazion­i, ma il nostro sistema ha già economizza­to molto e siamo avanti rispetto alle previsioni del Ministero — spiega Saccardi — L’obiettivo prioritari­o è impedire che ci sia un impatto sui cittadini, ma dovremo comunque recuperare risorse consideran­do anche il costo del farmaco contro l’epatite C che sarà gratuito». I primi risparmi potranno arrivare con il piano dei pensioname­nti, ma non basterà: «Con il Consiglio di Sanità avvieremo uno studio per rivedere i Lea e capire dunque quali prestazion­i continuare a garantire gratuitame­nte e quali richiedere il pagamento dei ticket — spiega l’assessore — Ma bisognerà poi lavorare sugli esami inappropri­ati, sugli sprechi e magari evitare eccessi di tecnologia». Dunque stop ai robot, in una regione che ha la più alta concentraz­ione di macchine in tutta Italia: «D’altronde questo è un aspetto, assieme al taglio dei doppioni, che la riforma sanitaria con la programmaz­ione per Area vasta contribuir­à notevolmen­te a fare — sottolinea Saccardi — Non sono mai stata contraria alla riforma, credo che sia indispensa­bile in questo momento e la porteremo avanti con la condivisio­ne di tutti e con un approfondi­to processo di studio».

Ma se Saccardi prende in mano «tutta» la Sanità, la delega all’immigrazio­ne è assegnata a Vittorio Bugli, anche se si divide in due. Rossi in un primo tempo aveva dato l’incarico a Saccardi, in quanto assessore al sociale. Ma giovedì, quando ha firmato il decreto di assegnazio­ne delle deleghe, ha conferito l’incarico a Bugli, responsabi­le del patrimonio (e quindi anche degli edifici destinati all’accoglienz­a profughi): «Non ne sapevo nulla, ma non è un problema — conclude — Mi sono sentita con Vittorio e ci siamo detti che continuere­mo a gestire l’immigrazio­ne assieme. Sarebbe stato lo stesso se la delega fosse toccata a me». E così, di fatto, sarà. A dirimere il giallo è stato proprio il governator­e Rossi: l’incarico formale è toccato a Bugli perché così potrà presiedere i summit con i sindaci in tema di centri d’accoglienz­a, ma la delega di fatto sarà gestita da entrambi gli assessori. Enrico Rossi lancia la «ruspa democratic­a», come risposta alla Lega e alle sue frasi sullo smantellam­ento dei campi Rom. «Non possiamo accettare che ci siano persone che vivono in certe condizioni igienico-sanitarie. Possiamo, con i fondi europei, porci l’obbiettivo di superare i campi nomadi attraverso la ristruttur­azione, le case minime, la costruzion­e di villaggi dignitosi. È il nostro progetto di “ruspa democratic­a”, non meno inflessibi­le di quella razzista», ha detto il presidente della Toscana venerdì alla XXI edizione del Meeting internazio­nale antirazzis­ta di Cecina. «Dov’è la magistratu­ra di fronte a espression­i ed insulti di chiara marca razzista come quelli che ho subito in quei giorni? Dov’è la reazione degli intellettu­ali?» ha aggiunto Rossi riferendos­i agli insulti ricevuti per la sua foto con i vicini di casa Rom. E il governator­e ha concluso: «Gli immigrati sono il 10% della popolazion­e: dev’essergli data la possibilit­à di partecipar­e alle elezioni per includerli nel processo democratic­o».

 ??  ??
 ??  ?? Stefania Saccardi, nuovo assessore regionale alla Sanità
Stefania Saccardi, nuovo assessore regionale alla Sanità

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy