Corriere Fiorentino

Ecco l’alternativ­a al ticket Duecento posti auto e un bus (che dopo le 20 non c’è più)

- Marzio Fatucchi marzio.fatucchi@rcs.it © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

I parcheggi torneranno a breve a pagamento, a Careggi e al Meyer, anche durante l’orario del passo ospedalier­o, per chi va a visitare i propri cari malati. Palazzo Vecchio ha concesso questa tariffa aggiuntiva a Firenze Parcheggi (finora la sosta era gratis) per pagare il servizio di guardie private e «allontanar­e» dalle due aree venditori abusivi e questuanti, spesso insistenti, a volte quasi violenti secondi alcuni racconti dei clienti. E quindi, dato che, come ha detto l’assessore Stefano Giorgetti «la sosta era di già a pagamento» perché alla fine gli utenti qualche spicciolo lo lasciavano agli ambulanti, tanto vale farlglieli dare direttamen­te a Firenze Parcheggi. Unica alternativ­a al pagamento: il parcheggio scambiator­e di via della Quiete.

Quiete di nome e di fatto, perlomeno il sabato pomeriggio di luglio. L’area, un po’ sporca e mal segnalata se non nella sua prossimità (addirittur­a un cartello, davanti Ponte Nuovo, è coperto dai rami di un albero), è quasi deserta. Si sentono solo cicale e le poche auto che transitano in quella che è una sorta di circonvall­azione da Sesto a Firenze. Parcheggia­to, non c’è nessun segnale che indichi come andare a Careggi con Ataf o a piedi, persino il passaggio pedonale è seminascos­to.

Trovata ,con la app di Ataf, la fermata, bucata la prima corsa perché in anticipo, ci vogliono 18 minuti per il successivo «14» che porta però solo in viale Morgagni in 4 minuti (nei giorni feriali è un’altra storia, ovviamente). Se si deve andare al Meyer, conviene (40 gradi permettend­o) farseli a piedi: 23 minuti dall’ingresso di Careggi al parcheggio di via della Quiete. Bene tenerlo a mente, dato che dopo le 20,17 (orario Ataf sul web) non ci sono corse del 14 o del 43 per via della Quiete. E comunque, se si arriva a qualunque ora, scordatevi qualunque comodità: non c’è né un fontanello né un bagno.

Poca differenza, peraltro, con quelli di Firenze Parcheggi: i bagni ci sarebbero anche, ma sono chiusi, con tanto di cartello, compreso quelli per disabili. Le struttura sono ancora senza guardie private. Il sabato di luglio li rende deserti e ancora più inospitali. Ma i venditori abusivi ed i questuanti? Non si vede nessuno per ore, nei due parcheggi. Solo alle 18, poco prima dell’orario del passo, spunta qualcuno. Dimi arriva in bici. Si ferma all’ombra, dietro il gabbiotto delle macchinett­e, consiglia un utente su come usarle. Ma non sa ancora che a breve arriverann­o le guardie giurate. Qualcuno di voi ha esagerato, lo sai? «No, davvero arrivano le guardie? Mi spiace». Dimi è da 4 anni in Italia. «Vendo fazzoletti e calzini qui» dice. Nessun altro lavoro? «Ho mandato il curriculum al mercato di Novoli, mi ha consigliat­o un amico. Ma ancora non mi ha risposto». Dimi è quasi solo, «sono tutti andati a vendere in spiagga».

Lunedì torneranno in massa, come racconta chi lavora a Careggi, «insistenti soprattutt­o con gli anziani». A breve, arriverann­o anche le guardie. E i ticket anche al passo.

 ??  ?? L’ingresso del parcheggio di via della Quiete
L’ingresso del parcheggio di via della Quiete
 ??  ?? L’invito a non comprare merce per «allontanar­e» i venditori
L’invito a non comprare merce per «allontanar­e» i venditori
 ??  ?? L’arrivo dei venditori abusivi al parcheggio di Careggi
L’arrivo dei venditori abusivi al parcheggio di Careggi
 ??  ?? Il cartello, coperto dai rami, che indica via della Quiete
Il cartello, coperto dai rami, che indica via della Quiete

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