Caldo da blackout, addio refrigeratori
Luce saltata a Scandicci e a Grosseto. E per i treni bollenti la protesta dei pendolari
Il grande caldo non allenta la presa sulla Toscana. La colonnina di mercurio è arrivata ieri fino ai 36 gradi a Firenze, con «temperature percepite» che toccavano i 40 gradi. Secondo l’istituto Lamma anche oggi la situazione sarà la stessa; solo domani e venerdì le temperature dovrebbero abbassarsi di un paio di gradi ( Grosseto esclusa) per poi tornare a salire sabato. La protezione civile di Firenze ha dichiarato anche per oggi il «codice rosso», con anche ozono alto.
Il caldo crea non pochi problemi, ad iniziare da quelli ai pendolari del Valdarno, con carrozze con l’aria condizionata che non funziona. «Treni bollenti, senza aria condizionata, in ritardo. I pendolari son indignati con la Regione e soprattutto con Trenitalia», dice il portavoce dei pendolari Maurizio Da Re. Sulla linea Firenze Arezzo, secondo i racconti dei pendolari su Facebook, almeno 5 corse negli ultimi due giorni hanno registrato problemi ai condizionatori: «da malore», «come all’inferno», sono i commenti dei viaggiatori. Trenitalia spiega che la task force di pronto intervento è a bordo solo da lunedì e deve entrare a pieno regime; e conferma nel 16 luglio il giorno in cui ci sarà il 90% dei treni col condizionamento funzionante. Problemi a Fiesole, per un incendio in due ettari di bosco e uliveti, subito a valle del Teatro Romano. Per spegnerlo sono intervenute tre squadre dei vigili del fuoco, un elicottero della Regione e alcuni volontari. Sulle origini indaga la forestale, che non esclude le cause accidentali, ma che evidenzia come il gran caldo possa aver favorito l’estensione del rogo.
Il sovraccarico alla rete elettrica toscana ha creato black out a macchia di leopardo. Ieri notte, a Grosseto, alcune vie sono rimaste al buio per mezz’ora e una banda di ladri ne ha approfittato svaligiando una decina di auto. A Scandicci invece, nel pomeriggio sono rimaste senza luce alcune zone tra via delle Fonti, Vingone e Casellina.