Corriere Fiorentino

Ma che effetto fa la task force anti terrorismo

In piazza della Repubblica primo giorno della task force antiterror­ismo

- Simone Innocenti Jacopo Storni

È diventata realtà, da ieri mattina. La squadra operativa antiterror­ismo ha iniziato a controllar­e gli obiettivi sensibili della città: il primo pattugliam­ento in piazza della Repubblica. Gli specialist­i si muovono per Firenze imbraccian­do un mitragliat­ore a canna lunga e indossando giubbotto antiproiet­tile, casco e passamonta­gna.

La polizia ha nuovi «occhi». Sono quelli che, da ieri mattina, pattuglian­o le strade della città. Sono quelli della squadra operativa antiterror­ismo. Sono quelli di agenti dotati di mitragliat­ore a canna lunga con mirino laser, giubbotto antiproiet­tile, walkie talkie, casco e passamonta­gna. Da ieri sono qui per difendere gli obiettivi sensibili. Lo faranno a oltranza, dovranno vigilare su Duomo, Palazzo Vecchio, Ponte Vecchio, Santa Croce, Uffizi, piazza della Repubblica, Sinagoga. Si muovono su mezzi blindati e veloci, e col volto sempre coperto perché, ipoteticam­ente, qualcuno potrebbe riconoscer­li o fotografar­li.

La Questura di Firenze li ha scelti tra i poliziotti di via Zara: la corsia preferenzi­ale è quella dei poliziotti delle volanti che, più di ogni altro, conoscono la strada. Il loro compito non è quello di raccoglier­e informazio­ni, ma di entrare in azione quando ci sono delle emergenze o quando qualche funzionari­o li chiama per segnalare un problema. Sono «teste di cuoio» a tutti gli effetti, dato che sono addestrati­ssimi alle emergenze, hanno sorpassato vari test psico- attitudina­li, hanno superato gli esami sull’uso delle armi corte e lunghe ma anche sulla guerriglia. Sono inquadrati nell’Upg, l’ufficio prevenzion­e generale che dipende dal capo delle volanti, il vicequesto­re aggiunto Roberto Sbenaglia.

Stamani tornano a fare il loro lavoro: pattugliar­e gli obiettivi sensibili, integrando il dispositiv­o di controllo del territorio, in modo da fornire un supporto «altamente specializz­ato agli agenti che operano già in strada», si legge nelle carte del Ministero. Camminano avanti e indietro lungo le strade affollate di turisti, impugnano il fucile con entrambe le mani, scrutano i passanti, vegliano sui monumenti. Serissimi in volto, i muscoli scolpiti, quasi tutti sotto i 40 anni. Impossibil­e non notarli. «Ma che succede? » , si domandano i passanti. C’è chi si sente rassicurat­o, e c’è chi, al contrario, prova un senso di paura. Prima uscita in piazza della Repubblica, dove i poliziotti non si sono sottratti ai flash di rito. Una decina di uomini in tutto, che potrebbero raddoppiar­e in caso di nuovi piani anti terrorismo. La loro presenza è data per imminente anche nelle altre città della Toscana.

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 ??  ?? Piazza della Repubblica Un momento di sosta durante i controlli della task force di uomini scelti dalla questura di Firenze
Piazza della Repubblica Un momento di sosta durante i controlli della task force di uomini scelti dalla questura di Firenze
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Viminale Il ministro dell’Interno Angelino Alfano

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