Uccisa a Procida un’antiquaria Il figlio confessa
Tragedia a Procida dove lei viveva da 10 anni. Baldesi: uno degli ultimi personaggi di San Frediano
PROCIDA (NAPOLI) Giampaolo, il figlio, ha confessato di aver ucciso la madre, Joi Cappelli, nota antiquaria da anni residente a Procida.
Alla fine è crollato confessando che lunedì sera aveva avuto l’ennesima discussione con la madre. E così Giampaolo Aguzzo, 46 anni, è stato fermato dai Carabinieri della Compagnia di Ischia e Procida ieri sera: risulta essere il principale e unico sospettato dell’omicidio della madre, Joi Cappelli, 70 anni, trovata ieri mattina senza vita nelle acque del porticciolo della Corricella, sull’isola di Procida. Joi Cappelli era di Firenze, una vita da antiquaria in Oltrarno che da anni viveva a Procida dove aveva acquistato una piccola casa di pescatori sulla banchina della Corricella. Proprio dove è stato ritrovato il corpo lunedì mattina. L’allarma l’ha dato il figlio Giampaolo e i carabinieri hanno subito avviato una serie di controlli e hanno ascoltato diverse persone, fra le quali il figlio. Ieri sera la svolta nelle indagini con la decisione di fermare l’uomo. Aguzzo, conosciuto dai carabinieri come un uomo che in passato aveva avuto problemi con le droghe, è stato ascoltato più volte durante la giornata anche perché, una volta intervenuti, gli investigatori avevano notato delle ferite alle sue spalle. L’uomo, però, non avrebbe saputo giustificare l’esistenza di quei graffi e sarebbe anche caduto in contraddizione quando gli hanno chiesto dei suoi spostamenti di lunedì, il giorno dell’omicidio. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, al culmine di una lite, il fermato avrebbe scaraventato la madre dalle scale. La donna avrebbe quindi battuto la testa, perdendo conoscenza. A quel punto Aguzzo l’avrebbe trascinata per 40 metri, gettando il corpo in mare. Ai carabinieri, che lo hanno ascoltato a lungo, avrebbe spiegato che la discussione sarebbe avvenuta per problemi di soldi. Lui chiedeva soldi a una madre che risulta essere molto ricca. Ma lei glieli avrebbe negati. La discussione sarebbe sfociata così in un’aggressione. La notizia è arrivata a Firenze, in San Frediano, in breve tempo. «Era una persona di rara intelligenza e amabile compagnia, a tutti raccontava delle sue mille storie, delle sue avventure, e tutti amavano ascoltarla — ricorda Marco Baldesi, ex presidente dei Bianchi e proprietario del Santo Bevitore — Nel mio locale era cliente affezionata, tutti nel quartiere le volevano bene anche perché era forse uno degli ultimi “personaggi” di San Frediano. Ma spesso il suo sorriso e la sua allegria facevano spazio al suo tormento: aveva un dispiacere, un vero e proprio magone che tutti percepivano». Un tormento per molti legato al difficile rapporto con il figlio.