Modello Toscana I Sindaci contestano la lista della Regione «Strutture inagibili»
Accoglienza profughi, è caos. Dopo la diffusione della lista delle strutture regionali dove saranno ospitati 400 migranti, i sindaci del territorio esprimono forti perplessità. Molte di queste strutture, secondo le amministrazioni comunali, sarebbero assolutamente inagibili. Come a Calenzano, per il presidio distrettuale di piazza del Ghirlandaio, l’ex distretto ambulatoriale di piazza della Costituzione e l’ex colonia Carlo da Frassineto. Dice il sindaco Alessio Biagioli: «L’edificio di piazza del Ghirlandaio è uno sportello sociale gestito dalla Caritas e non capiamo come possa essere adibito all’accoglienza degli immigrati, mentre l’ex distretto di piazza della Costituzione versa in condizioni fatiscenti, senza bagni e completamente da ristrutturare». Discorso simile per le tre strutture individuate dalla Regione nel Comune di Barga. Il sindaco Marco Bonini afferma: «Questi tre stabili sono strutture ricettive utilizzate da giovani, anziani e famiglie per il turismo. Sono sempre piene e non capisco come possano essere destinate ad altro uso». Stessa situazione per la struttura individuata a Prato, villa Filicaia, circondata da degrado e sporcizia. Anche in questo caso, il Comune non sarebbe convinto di questa sistemazione. Piuttosto perplesse anche le associazioni che gestiscono l’accoglienza sul territorio: «Molte delle strutture segnalate dalla Regione non sono adeguate», dicono alcuni degli operatori. A testimonianza di questa inadeguatezza, ci sarebbero «le continue telefonate che le associazioni stanno continuando a ricevere dagli uffici della Prefettura per la ricerca di nuove soluzioni alloggiative. Evidentemente, queste strutture non vanno bene». Ma il presidente Enrico Rossi, spazientito dalle polemiche dei sindaci, assicura: «Sarà garantita la miglior vivibilità ai migranti in arrivo. Queste strutture sono già state analizzate dai nostri nuclei tecnici e non ci sono problemi sul profilo della sicurezza». Nei prossimi giorni, spiegano ancora dalla Regione, «saranno fatti ulteriori sopralluoghi».