Corriere Fiorentino

La Robur riparte da Atzori: «Non siamo solo chiacchier­e»

- Aldo Tani

Le imprese di Massimo Morgia appartengo­no già al passato. Il Siena, appena promosso in Lega Pro, riparte da Gianluca Atzori, che ieri è stato presentato ufficialme­nte alla città. Il tecnico laziale ritrova così una panchina a oltre un anno di distanza dalla sua ultima esperienza alla guida della Reggina. Sfortunata, come del resto tutte le ultime avute. L’ultimo campionato concluso da Atzori risale infatti al 2010-11, quando, sempre con i calabresi, si fermò alla semifinali dei playoff di serie B. Poi solo insuccessi. A Genova, sponda Samp, esonerato dopo 15 partite, poi appena 5 gare con lo Spezia nel campionato successivo e quindi i due esoneri di Reggio Calabria nel 2013-14. Prestazion­i che non ha fatto vacillare le convinzion­i di Antonio Ponte, come ha spiegato lo stesso presidente: «Da subito è stato l’obiettivo da raggiunger­e». Carezze ricambiate dal neotecnico: «Per me questa è un’opportunit­à. Sono stato convinto dal progetto e la scintilla per accettare questa sfida (che lo vede ritornate in Lega Pro dopo l’esperienza di Ravenna del 2008-09, ndr) è scattata al primo incontro». Al di là delle frasi di rito, Atzori, accompagna­to dal collaborat­ore tecnico Carlo Simionato, ha preferito non sbilanciar­si sugli obiettivi: «L’unica promessa che posso fare è che risultati potranno arrivare attraverso il lavoro. Oggi è prematuro parlare di obiettivi, perché per programmar­lo ci vogliono basi forti». Che il Siena sta ancora cercando. Di certo per il momento c’è solo la sede del ritiro: Castel del Piano. La rosa è completame­nte da definire (del gruppo dello scorso anno dovrebbero restare 7-8 elementi). Come la questione dei campi da allenament­o, anche se, come ha precisato Ponte, a breve dovrebbe essere previsto un incontro con il sindaco per ascoltare la proposta dell’amministra­zione comunale. Incognite che non hanno impedito al presidente di ostentare sicurezza: «Non siamo in ritardo. Io non capisco perché ci siano ancora dubbi sulla società. Supportata adesso da 10 soci, che mi danno fiducia. Io vorrei quindi sostegno. Il prossimo passo sarà la costruzion­e di un advisory board, che includerà varie personalit­à cittadine». Al fianco di Ponte, il nuovo responsabi­le dell’area tecnica Giuseppe Materazzi, che ha ribadito il concetto: «Dovete darci l’opportunit­à di dimostrarv­i che le nostre non solo chiacchier­e».

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