E l’Opera scommette su un «Barbiere» giovane
Via alla stagione estiva con il Rossini di Michieletto. A fine mese parte l’Accademia di canto
Divertimento assicurato! Lasciatevi andare all’esplosione di follia di questo Barbiere di Siviglia che inaugura l’estate dell’Opera di Firenze. Da stasera al 6 settembre, due cast, uno di giovani già solidamente in carriera, l’altro di giovanissime scommesse già praticamente vinte. «Con l’aggiunta di una terza Rosina, Laura Verrecchia, che mi capitò di sentire l’anno scorso quale vincitrice del concorso Marcello Giordani a Taormina, proprio come Rosina, e a cui ho proposto immediatamente il contratto», ci racconta il coordinatore artistico del Maggio Pierangelo Conte. Certo che il nome di maggior richiamo in questo cartellone è quello del regista Damiano Michieletto, vero affermato «enfant terrible» del palcoscenico internazionale, conosciuto per l’intelligenza delle sue regie, ma anche per le provocazioni (se tali sono). Proprio in questi giorni è salito alla ribalta delle cronache per la regia del suo Guglielmo Tell, altro titolo rossiniano, stavolta serio, con tanto di stupro, che ha scatenato la reazione a suon di fischi del pubblico londinese. Niente di tutto ciò in questo «Barbiere», una delle sue prime regie, nata per l’estero e già portata dal Maggio all’Estate Fiesolana del 2005 con Maggio Formazione. «Teatro puro — lo definisce Conte — allestimento minimale, 15 sedie rosse, una scala, palloncini, attrezzeria e tantissima fantasia. Uno degli spettacoli che ha lanciato il regista». E che ovviamente deve avere un punto di forza nella capacità teatrale degli interpreti. «I nostri giovani hanno provato tantissimo. Nel cast ci sono certezze che già conoscevo dalla Fenice, come Julian Kim, una vera forza della natura, con una verve comica incredibile. Non per niente, è coreano, ma ha scelto di vivere in Italia. Già Simon Boccanegra col maestro Chung. Per questa stagione estiva abbiamo deciso un cambio di passo rispetto al Maggio, dove c’erano le star. Mentre in estate trovo giusto che si scommetta sui giovani». Si scommette talmente (e saggiamente) sui giovani che il Maggio sta istituendo un’Accademia di canto che partirà a fine