Corriere Fiorentino

«Si rischia una Sagrada Familia»

Paolucci: la Galleria come il cantiere spagnolo partito nel 1882 e mai finito Marcucci: la svolta solo col nuovo manager, e l’arrivo di sponsor privati

- M.F.

Rischio «Sagrada familia». A paventare che i Nuovi Uffizi si trasformin­o in un cantiere infinito, di cui non si veda la dead line, è l’ex ministro, ora direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci. Ma sempre da Roma la politica finalmente si muove, dopo il silenzio di fronte allo stallo dei lavori e della mancanza ancora di 45 milioni di finanziame­nti per i cantieri del più grande cantiere artistico fiorentino: il senatore Pd Andrea Marcucci è convinto che «L’avanzament­o dei lavori sarà uno degli obiettivi prioritari del nuovo direttore», chiamato anche a trovare fondi privati per sostenere il progetto che raddoppier­à sale e capienza dei «vecchi» Uffizi.

Per il momento, però, di fronte alle speranze di Marcucci c’è il realismo di Paolucci. Uno degli storici dell’arte più importanti d’Italia, ex sovrintend­ente in mezza Italia e, ovviamente, del Polo Museale di Firenze, fino al 2006. Ma anche ministro dei beni culturali dal 1995 al 1996, anni in cui si cominciava ad imbastire e a cementare il progetto dei Nuovi Uffizi.

Paolucci risponde nel suo ufficio romano dei Musei Vaticani, di cui è direttore. Ha saputo dello stallo dei lavori? «Eh...». Ma non è sorpreso, lei? «Certo che mi aspettavo che non sarebbe stato ancora realizzato. I tempi italiani... I Nuovi Uffizi in realtà sono maggiori, il primo progetto è di 70 anni fa». Ma l’Italia si gioca l’immagine a livello mondiale... «Forse dovrebbe dirlo al ministro in carica». (Da due giorni il ministero, sollecitat­o dal Corriere Fiorentino, non commenta). Certo, «si sapeva che era un’operazione delicata. Ma il problema è che mancano i quattrini in questo momento. I problemi, se ci sono, si risolvono. Se i quattrini non ci sono, non si fa niente». Non c’è il rischio che diventi un cantiere infinito tipo «Sagrada Familia», la basilica di Barcellona la cui costruzion­e cominciata nel 1882 non si è ancora conclusa? «Sì, il rischio Sagrada Familia c’è».

Di parere diverso è invece il senatore Marcucci. Il presidente della Commission­e cultura a Palazzo Madama, lucchese e da sempre vicino ai problemi di Firenze, cerca di leggere in positivo il momento in cui versano le soprintend­enze, a metà della riforma (il Polo museale, per esempio, tenuto ad interim dalla soprintend­ente alle belle arti e paesaggio Alessandra Marino fino a marzo scorso, ora è tornato alla direzione regionale), e attraverso la quale arriverann­o i nuovi direttori. « L’avanzament­o dei lavori sarà uno degli obiettivi prioritari del nuovo direttore, scelto attraverso i criteri della riforma Franceschi­ni — scrive Marcucci — In tutti i ritardi che ha accumulato il progetto, c’è pur qualcosa di significat­ivo che è stato fatto negli anni. La Galleria non è mai stata chiusa, sono state aperte nuove ed importanti sale, il numero di visitatori è cresciuto. La realtà è che la riforma del governo Renzi consentirà ai grandi Musei, come gli Uffizi, ampia autonomia nella ricerca di nuove sponsorizz­azioni. Ovvero linfa vitale anche al fine di finire i cantieri e completare il progetto». Insomma, al nuovo direttore il compito di trovare risorse, con sponsor privati, anche per i cantieri futuri.

Della vicenda dello stallo dei cantieri se ne parlerà a breve anche in Consiglio comunale: il consiglier­e di Sel Tommaso Grassi ha presentato una interrogaz­ione, anche Jacopo Cellai di Forza Italia si è attivato per chiedere all’amministra­zione di intervenir­e.

Il direttore Certo, mi aspettavo che non sarebbe stato ancora realizzato Il primo progetto 70 anni fa

Il senatore In tutti questi anni di ritardo per non si è mai chiuso il museo Anzi si sono aperte sale importanti

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Antonio Paolucci, direttore Musei Vaticani
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Andrea Marcucci, senatore Pd

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