Sesto, la sfida in piazza di Sara «Sfiduciata? Io mi ricandido»
Biagiotti : con me un anno di buongoverno. Appello ai ribelli Pd: risolviamo
SESTO Un sindaco sull’orlo del baratro. L’assemblea organizzata da Sara Biagiotti ieri sera in piazza Vittorio Veneto per illustrare alla cittadinanza il lavoro svolto in questo anno di amministrazione quasi ricorda un po’ la conferenza stampa del fu premier Enrico Letta qualche giorno prima che venisse sostituito da Matteo Renzi. Ma non è detto che l’esito sia lo stesso. Parallelismi a parte, se lunedì all’Unione Operaia di Colonnata ad ascoltare gli 8 dissidenti Pd c’erano più di 400 persone, per la prima cittadina in odore di sfiducia, ne sono arrivate circa 500, tra cui molti ultrà renziani. Gente che ha sempre seguito il premier, mobilitata attraverso un tam tam fatto di sms, Whatsapp e mail. Sul palco, insieme alla Biagiotti, il vice sindaco Lorenzo Zambini e il giornalista Giacomo Guerrini. Tanti sestesi nel pubblico, ma anche molti fiorentini e vari rappresentanti delle istituzioni: c’è l’onorevole dem, e commissario del Pd di Sesto, Lorenzo Becattini, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, l’assessore fiorentino Federico Gianassi, il sindaco di Campi Emiliano Fossi, il presidente del Consiglio comunale di Scandicci, Daniele Lanini, il direttore della Caritas di Firenze Alessandro Martini e il presidente di Publiacqua Filippo Vannoni. Ma ci sono anche le «Mamme contro l’inceneritore» e quando si parla di termovalorizzatore, aeroporto e perfino di «budellini di maiale», dal pubblico parte qualche fischio: «Chi la paga questa serata», urlano alcuni cittadini. E lei ribatte: «Se viene il commissario l’inceneritore e la pista parallela li fa subito». E poi l’appello ai ribelli: «C’è grande disponibilità da parte mia, vediamo di risolvere questa situazione». La sindaca si carica e parte con la scuola, per poi parlare di viabilità, case popolari, aree verdi, cultura — con il Polo di Doccia —, del prolungamento della tramvia e dei progetti che avrebbe voluto portare a termine nell’arco del suo mandato. Biagiotti ribadisce, con decisione, che se si andrà ad elezioni, come appare probabile, «mi ricandiderò a sindaco», ipotesi però da vedere. La mozione di sfiducia — che, come annunciato, sarà votata da 16 consiglieri comunali — sarà discussa martedì dalle 15; il giorno dopo, a meno di colpi di scena, la Biagiotti dovrà abbandonare il suo ufficio, riporre la fascia nel cassetto e tornare al suo lavoro di commercialista in Cna. Intanto continua l’opera di ricucitura da parte del commissario Pd Lorenzo Becattini: «Le voglio tentare tutte — spiega — voglio andare a dormire tranquillo. Il tempo a disposizione, purtroppo, è poco ma se c’è la volontà di tutti possiamo evitare il commissario ai sestesi. In ogni caso, per lunedì convocherò un’assemblea degli iscritti del partito per discutere insieme della situazione».
L’avviso Inceneritore e nuova pista fatti subito se il Comune viene commissariato