Corriere Fiorentino

Degrado, i 100 punti di Nardella

Dal numero verde per le urgenze alla difesa dei negozi storici: cambiano 4 regolament­i

- Claudio Bozza claudio.bozza@rcs.it

Un piano declinato in 100 punti, contro il degrado e per la vivibilità. Lo ha presentato il sindaco Nardella, da approvare entro dicembre.

Un Piano antidegrad­o per Firenze, con cento punti di renziana memoria da completare, che scatterà a dicembre con l’approvazio­ne del Consiglio comunale. Il sindaco Dario Nardella, dopo i ripetuti episodi allarmanti in città, ha presentato il progetto «Firenze Vivibile» per contrastar­e l’illegalità e favorire il decoro. Cento azioni, messe nero su bianco, che vedranno protagonis­ti polizia municipale, mondo della cultura, associazio­ni sportive, commercian­ti e residenti dei quartieri.

«Presto sarà attivo un numero verde antidegrad­o, che i fiorentini potranno chiamare per segnalare situazioni negative, alle quali cercheremo di dare risposta al più presto — spiega Nardella — questi contributi ci aiuteranno a conoscere in maniera ancor più capillare le situazioni critiche da risolvere». C’è poi il progetto «Luce amica», che punta ad aumentare la percezione del senso di sicurezza con la sostituzio­ne di 35 mila lampade con altrettant­i led di nuova generazion­e, a partire dall’Oltrarno dove il potenziame­nto delle luci è già partito. Palazzo Vecchio promette poi multe durissime contro i writers che imbrattano i muri: per loro saranno messe a disposizio­ne aree ad hoc per esprimersi.

Il sindaco rilancia inoltre un appello al ministro dell’Interno Angelino Alfano: «Firenze non può avere le tutele di una città con 380 mila abitanti. Ci sono milioni di turisti e spesso siamo sotto pressione per i Grandi eventi: servono più uomini alle forze dell’ordine » . Sul fronte sicurezza, il piano prevede anche l’introduzio­ne del «Neighborho­od watch», ossia la formazione di vere e proprie reti di controllo reciproco nei quartieri per la sorveglian­za. Tale attività, che nei paesi anglofoni funziona spesso con successo, sarà coordinata da questura e prefettura.

« Noi pensiamo che temi molto sentiti dai cittadini come la sicurezza urbana e il decoro non si possono affrontare con singole azioni per una settimana o magari per due, ma crediamo fortemente che bisogna avere un piano molto chiaro che attraversi diversi settori — spiega Nardella — le attività culturali come contrasto al degrado, le isole ecologiche e la pulizia della città, la presenza di più uomini in divisa, il contrasto a tutta quell’attività commercial­e che purtroppo incrementa l’abuso di alcol, la collaboraz­ione con le forze dell’ord in e , un sistema di videosorve­glianza con attenzione al centro storico e alle periferie».

Il piano prevede repression­e, ma anche sensibiliz­zazione: in ogni camera di albergo il Comune farà trovare ai turisti un depliant nel quale si spiegano le multe salatissim­e che si rischiano comprando merci contraffat­te. «Un cambio di rotta, perché fino ad oggi il sistema attuale di informazio­ne non ha dato i frutti che speravamo». Nella maxi tabella presentata con i cento punti presentata dal sindaco si illustra- no tutti gli interventi già fatti e quelli da completare (circa un terzo) segnalate con un semaforo verde.

Un punto chiave riguarda la salvaguard­ia degli esercizi storici, per tentare di fermare la trasformaz­ione di Firenze in una paninoteca globale, una sorta di deroga per arginare gli effetti negativi provocati dalle liberalizz­azioni di Bersani prima e del governo Monti poi. «Grazie all’articolo 52, comma 1 bis, del Codice dei Beni culturali metteremo un vincolo sull’attività ospitata da un immobile — spiega Nardella — Dall’inizio del prossimo anno faremo in modo che i locali di un caffè o una merceria storica potranno continuare ad ospitare solo tali attività. Solo così potremmo frenare le conseguenz­e delle liberalizz­azioni senza freno». Una parte di quell’articolo però, che riguarda i banchi e la possibilit­à si spostarne la collocazio­ne dalle aree «nobili», è stata cancellata dalla Corte costituzio­nale. E questo potrebbe complicare lo spostament­o dei banchi da San Firenze. Dal punto di vista della qualità urbana, si prevede l’installazi­one di nuovi cassonetti interrati (entro fine dell’anno arriverann­o altre 12 isole ecologiche), nuovi bagni pubblici e l’incremento della collaboraz­ione con associazio­ni per sostenere l’attività di Quadrifogl­io e degli Angeli del Bello nella pulizia di aree particolar­mente degradate.

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Una delle promesse del sindaco Dario Nardella (sotto): saranno rimosse anche tutte le carcasse di biciclette lasciate per strada
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