Degrado, i 100 punti di Nardella
Dal numero verde per le urgenze alla difesa dei negozi storici: cambiano 4 regolamenti
Un piano declinato in 100 punti, contro il degrado e per la vivibilità. Lo ha presentato il sindaco Nardella, da approvare entro dicembre.
Un Piano antidegrado per Firenze, con cento punti di renziana memoria da completare, che scatterà a dicembre con l’approvazione del Consiglio comunale. Il sindaco Dario Nardella, dopo i ripetuti episodi allarmanti in città, ha presentato il progetto «Firenze Vivibile» per contrastare l’illegalità e favorire il decoro. Cento azioni, messe nero su bianco, che vedranno protagonisti polizia municipale, mondo della cultura, associazioni sportive, commercianti e residenti dei quartieri.
«Presto sarà attivo un numero verde antidegrado, che i fiorentini potranno chiamare per segnalare situazioni negative, alle quali cercheremo di dare risposta al più presto — spiega Nardella — questi contributi ci aiuteranno a conoscere in maniera ancor più capillare le situazioni critiche da risolvere». C’è poi il progetto «Luce amica», che punta ad aumentare la percezione del senso di sicurezza con la sostituzione di 35 mila lampade con altrettanti led di nuova generazione, a partire dall’Oltrarno dove il potenziamento delle luci è già partito. Palazzo Vecchio promette poi multe durissime contro i writers che imbrattano i muri: per loro saranno messe a disposizione aree ad hoc per esprimersi.
Il sindaco rilancia inoltre un appello al ministro dell’Interno Angelino Alfano: «Firenze non può avere le tutele di una città con 380 mila abitanti. Ci sono milioni di turisti e spesso siamo sotto pressione per i Grandi eventi: servono più uomini alle forze dell’ordine » . Sul fronte sicurezza, il piano prevede anche l’introduzione del «Neighborhood watch», ossia la formazione di vere e proprie reti di controllo reciproco nei quartieri per la sorveglianza. Tale attività, che nei paesi anglofoni funziona spesso con successo, sarà coordinata da questura e prefettura.
« Noi pensiamo che temi molto sentiti dai cittadini come la sicurezza urbana e il decoro non si possono affrontare con singole azioni per una settimana o magari per due, ma crediamo fortemente che bisogna avere un piano molto chiaro che attraversi diversi settori — spiega Nardella — le attività culturali come contrasto al degrado, le isole ecologiche e la pulizia della città, la presenza di più uomini in divisa, il contrasto a tutta quell’attività commerciale che purtroppo incrementa l’abuso di alcol, la collaborazione con le forze dell’ord in e , un sistema di videosorveglianza con attenzione al centro storico e alle periferie».
Il piano prevede repressione, ma anche sensibilizzazione: in ogni camera di albergo il Comune farà trovare ai turisti un depliant nel quale si spiegano le multe salatissime che si rischiano comprando merci contraffatte. «Un cambio di rotta, perché fino ad oggi il sistema attuale di informazione non ha dato i frutti che speravamo». Nella maxi tabella presentata con i cento punti presentata dal sindaco si illustra- no tutti gli interventi già fatti e quelli da completare (circa un terzo) segnalate con un semaforo verde.
Un punto chiave riguarda la salvaguardia degli esercizi storici, per tentare di fermare la trasformazione di Firenze in una paninoteca globale, una sorta di deroga per arginare gli effetti negativi provocati dalle liberalizzazioni di Bersani prima e del governo Monti poi. «Grazie all’articolo 52, comma 1 bis, del Codice dei Beni culturali metteremo un vincolo sull’attività ospitata da un immobile — spiega Nardella — Dall’inizio del prossimo anno faremo in modo che i locali di un caffè o una merceria storica potranno continuare ad ospitare solo tali attività. Solo così potremmo frenare le conseguenze delle liberalizzazioni senza freno». Una parte di quell’articolo però, che riguarda i banchi e la possibilità si spostarne la collocazione dalle aree «nobili», è stata cancellata dalla Corte costituzionale. E questo potrebbe complicare lo spostamento dei banchi da San Firenze. Dal punto di vista della qualità urbana, si prevede l’installazione di nuovi cassonetti interrati (entro fine dell’anno arriveranno altre 12 isole ecologiche), nuovi bagni pubblici e l’incremento della collaborazione con associazioni per sostenere l’attività di Quadrifoglio e degli Angeli del Bello nella pulizia di aree particolarmente degradate.