Corriere Fiorentino

Acqua bollente, la laguna soffoca

Alghe e moria di pesci a Orbetello. I biologi: «Un fenomeno mai visto prima»

- Riccardo Mostardini

ORBETELLO La temperatur­a dell’acqua ha superato i 32 gradi. Era da trent’anni che non succedeva. E così che si giustifica la moria di pesci, l’aumento delle alghe e la mancanza di ossigeno che rischia di sconvolger­e l’equilibrio dell’ecosistema della laguna di Orbetello. L’allarme lanciato anche dal Comune e dalle associazio­ni ambientali­ste è stata raccolto dalla Regione, da venerdì sera sono state attivate le pompe che immettono in laguna acqua dal mare e ossigenato­ri per evitare il peggio.

La situazione è stata definita «critica» dai tecnici della Regione a causa del rischio di «anossia», l’eccessiva carenza di ossigeno nelle acque.

Il fenomeno avviene ogni estate, anche se in questi giorni sta assumendo proporzion­i anomale: l’aumento dell’attività biologica (e quindi del consumo di ossigeno da parte dei microrgani­smi acquatici) comporta la diminuzion­e del gas disponibil­e in acqua, con danni all’ecosistema (morie di pesci e piante, eccesso di fioriture algali) e peggiorame­nto della qualità della laguna dal punto di vista balneare, turistico e della pesca. Il problema è ampliato dalla presenza di scarichi civili, agricoli e industrial­i: ciò comporta un eccesso di sostanze nutrienti in acqua — «eutrofizza­zione» — criticità che colpisce anche vari fiumi toscani (come l’Arno) e che a sua volta ha per prima conseguenz­a l’anossia delle acque. Un evento solo parzialmen­te naturale, quindi, ma tenuto sotto controllo da Arpat, Regione e Comune di Orbetello, che dal 2013 monitorano costanteme­nte lo stato della laguna e attuano procedure di risanament­o come l’incremento dello scambio tra mare e laguna tramite idrovore, la raccolta delle alghe in eccesso e azioni di rimescolam­ento delle acque interne.

Intanto, nell’area della laguna stanno già emergendo le prime conseguenz­e dell’eccesso di calore. A inizio luglio, presso Ansedonia, ha fatto la sua comparsa l’alga irritante Osteopsis ovata, che dal 1998 si manifesta periodicam­ente sui litorali di tutta la Toscana ed è favorita da caldo eccessivo e scarso rimescolam­ento dell’acqua. Ed è appunto notizia di ieri la morìa di migliaia di orate d’allevament­o, le cui carcasse hanno invaso le acque costiere della laguna e richiesto l’intervento della Protezione civile per lo smaltiment­o.

Una situazione che, secondo il biologo Mauro Lenzi, non ha precedenti per intensità: «Abbiamo due centraline per la misurazion­e della temperatur­a — spiega al sito Ilgiunco.net —e sono tutte e due incredibil­mente fuori scala: le acque della laguna hanno raggiunto addirittur­a i 32,5 gradi, un valore al di sopra dei 31 gradi che si verificaro­no in occasione della morìa del 1986».

Di «evento di rarità eccezional­e» parla anche il Comune di Orbetello, che annuncia l’installazi­one di venti ossigenato­ri per l’acqua e l’innalzamen­to del livello di pompaggio delle acque marine all’interno della laguna. «Interventi — spiega il sindaco Monica Paffetti — rivolti alla tutela del pesce, affinché si possa tornare prima possibile alla normalità».

Ma, ricorda Lenzi, «anche l’acqua del mare segna 29 gradi e, seppur più fresca, riesce a mitigare fino ad un certo punto la situazione. Quanto ai pesci, specie le Orate, il caldo ha peggiorato le loro condizioni».

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