Corriere Fiorentino

Tre morti sulle spiagge dell’afa

Due malori in mare, uno sotto l’ombrellone. Tutto in venti minuti Choc tra i bagnanti in una Maremma rovente: toccati i quaranta gradi

- Alfredo Faetti

GROSSETO La prima telefonata, da Follonica, è arrivata intorno alle 11. La terza, dalla spiaggia della Giannella, alle 11,15. Tre morti in venti minuti, a distanza di decine di chilometri l’una dall’altra ma molto simili tra di loro. Talmente tanto, da pensare che possa aver giocato un ruolo chiave in questa tragedia anche il gran caldo di ieri. Tre persone sopra i cinquant’anni sulla spiaggia, un malore e la morte talmente improvvisa da rendere inutili i soccorsi.

È stato un sabato mattina d’inferno in Maremma, dove il personale del 118 è stato impegnato su diverse spiagge con ambulanze, elicottero e ogni strumento a disposizio­ne, senza riuscire a salvare nessuno. La prima telefonata è arrivata da Follonica, intono alle undici. Cesare Becatti, sessantenn­e di Siena, stava trascorren­do la sua vacanza insieme alla famiglia ai bagni Argentina, uno stabilimen­to un po’ fuori città incastrato tra il mare e le pinete. A quell’ora, il turista stava facendo il bagno quando a un certo punto ha avvertito un malore: il bagnino se n’è accorto subito ed è corso per tirarlo fuori dall’acqua, trascinand­olo fino a riva dove ha provato a rianimarlo. Due ambulanze sono arrivate immediatam­ente dal pronto soccorso folloniche­se, ma tutte le operazioni per riportare in vita l’uomo sono state inutili.

Non saranno passati dieci minuti, che al centralino del 118 è arrivata un’altra telefonata, questa volta da Marina di Grosseto, dove un uomo si era appena accasciato a terra forse a causa di un infarto. Si chiamava Paolo Petrucci, grossetano classe 1965, che su quel litorale era andato a fare il bagno migliaia di altre volte. Ieri mattina aveva scelto la spiaggia libera vicino al bagno Kursaal, in compagnia della famiglia. Chi era presente racconta che l’uomo ha fatto il bagno più volte. Faceva un caldo terribile e forse era l’unico modo per cercare di rinfrescar­si (anche se pure l’acqua del mare in questi giorni si avvicina ai 30 gradi), e che all’improvviso ha avvertito un gran dolore al petto, fino a cadere a terra. Qua, per velocizzar­e le operazioni, il 118 ha inviato l’elisoccors­o, da cui il medico si è calato con il verricello in spiaggia non appena arrivato sul posto: ha passato circa un quarto d’ora per provare a rianimarlo, ma anche questa volta i soccorsi sono stati inutili.

Nello stesso momento poi, nella spiaggia orbetellan­a della Giannella, stava morendo anche Marzia Strazzeri, 83 anni, originaria di Porto Santo Stefano ma da qualche anno residente a Roma. Lei era con sua figlia e i nipoti al bagno Playa Paraiso e il malore l’ha colta proprio mentre stava nuotando. Anche qui, i bagnini si sono dati da fare con il primo soccorso aspettando le ambulanze, arrivate poco dopo sulla spiaggia della Giannella, ma il tetro copione di questo sabato mattina fra lo choc dei bagnanti non è cambiato.

I medici non escludono che in questi decessi abbia avuto il suo ruolo anche il forte di caldo di ieri in Maremma, dove le temperatur­e hanno sfiorato i quaranta gradi (anche se il picco si è avuto soltanto dalle tredici in poi). Sbalzi di temperatur­a — magari i persone anziane o già con problemi di salute — e la forte umidità infatti potrebbero essere alla base dei tre malori, poi risultati fatali. Tre morti nel giro di venti minuti, un sabato infernale sulle spiagge della Maremma.

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