Sette nonni nell’ospizio abusivo
Pisa, sigilli alla casa famiglia trasformata in ricovero
PISA Sarebbe stata una struttura autorizzata a operare come casa famiglia, e non come residenza assistita. Ecco perché ieri mattina i carabinieri del Nas di Livorno e del comando di Pisa hanno sequestrato preventivamente la struttura dove — pochi giorni prima — erano stati trovati all’interno sette anziani, con difficoltà motorie e non autosufficienti.
La struttura, situata a Barbaricina, quartiere di Pisa, secondo quanto spiegato avrebbe potuto ospitare solo persone in grado di badare a se stesse: per questo è scattato il sequestro. La Procura ha iscritto sul registro degli indagati la donna che gestiva la casa, una 53enne romena, a cui è stato contestato tra l’altro di aver esercitato abusivamente la professione di infermiere in assenza di titolo abilitativo riconosciuto dallo Stato. Gli investigatori, in virtù della mancanza di personale assistenziale titolato per accudire gli anziani degenti e dell’assenza di requisiti strutturali nella casa famiglia quali bagni assistiti, ascensore, ausili corrimano e altro, hanno ipotizzato una condizione di abbandono nei confronti degli ospiti. Alla donna inoltre contestano di aver somministrato farmaci agli anziani, pur non avendo un titolo di infermiera riconosciuto in Italia. Dopo il sequestro della casa famiglia, i degenti sono stati ricollocati in altre strutture. Ora il Comune ha avviato un iter amministrativo: nei prossimi giorni potrebbe far scattare la chiusura della casa famiglia, alla quale ha comunque già revocato il permesso.
La scoperta è avvenuta durante un normale controllo della struttura e non su una segnalazione ben precisa. Controlli effettuati, si legge in una nota, che si inseriscono «in una più ampia attività di monitoraggio delle strutture ricettive per anziani». (S.I.)