Corriere Fiorentino

Lo sciopero bianco della mamma cattiva

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Era il 1982, epoca delle compagnie. A giugno un’amica disse a Rossella: «Vieni con noi al Luna Park. Conoscerai questo ragazzo che si chiama Claudio, è bruttino ma simpaticis­simo». Contempora­neamente un amico stava dicendo a Claudio: «Unisciti alla nostra compagnia, ci sono un sacco di ragazze». Così si conobbero. A Rossella (che aveva 15 anni e studiava) piacevano Claudio e un suo amico. Dotata di un punto di vista personale ma nitido, decise di mettersi con uno, poi lasciarlo e sposare l’altro. Tuttavia, dopo l’estate la sua attenzione si concentrò su Claudio (che aveva 17 anni e faceva il macellaio). Una sera gli domandò: «Senti, stai ancora con quella ragazza?». Lui non aveva le idee chiare: «Non lo so» rispose. Rossella non ebbe un attimo di incertezza, o non lo mostrò: «Andiamo a casa sua a chiedergli­elo» propose, ispirata da una logica combattiva. Andarono, dato che la ragazza si mostrò vaga quella storia finì. «Non era un’epoca da periodo di pausa, eravamo tutti più decisi». Rossella e Claudio si misero insieme. All’inizio erano decisi ma imbarazzat­i, poi andarono ai campi da tennis del Galluzzo e si baciarono. Tempo dopo pranzarono a casa di Rossella: la sua famiglia era piuttosto rigida, in pratica lei non poteva parlare. Poi andarono a pranzo a casa di Claudio. «Ma il tuo fratellino parla!» notò Rossella. «Qua parliamo tutti» disse lui. Lo stupore di Rossella fu enorme. Inoltre i genitori di lui erano giovani e si davano dei bacini. «Mia mamma è incinta» disse una volta Claudio. «Finiscila, scherzi sempre» rispose Rossella. Tre mesi dopo nacque la sorella di Claudio. Comunque in generale era vero che lui scherzava sempre. Mentre lei era seria e nervosa. Scappava di casa, senza allontanar­si troppo. «Stai tranquilla, la placava lui, aspettiamo i tuoi 18 anni». Andarono al cinema a vedere Rambo e lui preso dalla componente romantica del film le disse: «Ti amo». «Io no» rispose lei, aveva paura dei sentimenti, poi cambiò idea. Desideraro­no un futuro insieme. Ne videro i dettagli: 5 vani, doppi servizi, giardino e due figli. Ora hanno quattro vani, un servizio e due figli grandi, Edoardo e Riccardo. Quando nacque Edoardo le infermiere lo consegnaro­no a Rossella che disse: «Oddio quanto è brutto, ha il mio naso». Claudio le disse che era bello. Quando i figli erano piccoli lei discutendo disse: «Sempre io devo fare quella cattiva?!». «Ma tu SEI cattiva» le rispose lui. Lei ci rimase male e mossa dalla sua logica combattiva attuò «lo sciopero della mamma». Tornava a casa e andava in camera a leggere. Si alzava solo quando Claudio chiamava perché era pronta la cena. Alla fine, lui era stremato, i figli non si accorsero di niente.

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Rossella e Claudio

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