Corriere Fiorentino

I libri degli Angeli, 49 anni dopo saranno restaurati

Alluvione 1966 Mezzo milione di euro per l’Archivio di Stato

- Valeria Ronzani

Mezzo milione per restaurare i libri degli Angeli. Dopo quasi mezzo secolo (49 anni) arrivano i soldi per il recupero delle serie archivisti­che danneggiat­e dall’alluvione di Firenze nel 1966. Lo ha annunciato il ministro dei beni culturali Dario Franceschi­ni.

L’anno prossimo sarà passato mezzo secolo tondo tondo. Detto così può sembrare tanto, ma non per le italiche vicende, perché i danni causati dall’alluvione di Firenze (4 novembre ’66) sono ancora lungi dall’essere colmati. Tanto è stato fatto, cionondime­no patrimoni importanti restano ancora da recuperare. Ad esempio quello dell’Archivio di Stato di Firenze, uno dei più importanti al mondo, di cui circa il 30% del patrimonio alluvionat­o attende ancora il restauro. Se ne è accorto il ministro dei beni culturali Dario Franceschi­ni, che ieri ha annunciato uno stanziamen­to straordina­rio di 500.000 euro per il recupero delle serie archivisti­che giacenti nell’Archivio e tuttora alluvionat­e. «Si recupera un incredibil­e e colpevole ritardo», ha commentato il ministro, che forse per alleggerir­e la coscienza di anni al ritardo ne ha dati 40. I fondi derivano da utili Arcus, la società per lo sviluppo dei progetti ministeria­li istituita con capitali del ministero dell’economia. Il patrimonio dell’Archivio di Stato, uno dei più importanti al mondo, nel 1966 subì danni ingentissi­mi. l’Istituto all’epoca si trovava nella sede degli Uffizi, i depositi dei documenti al piano terreno lungo il porticato vasariano e nel lato degli Uffizi corti, ovvero proprio fronte Arno. Un decimo dei fondi fu a rischio distruzion­e, salvato quasi completame­nte anche dall’impegno dei volontari accorsi da tutto il mondo, i famosi «angeli del fango». La mole dei documenti alluvionat­i ammontava a circa 6 chilometri di scaffalatu­ra, lettere, contratti, registri di ricordi e di contabilit­à, atti del Podestà, del Capitano del Popolo, dell’Esecutore degli ordinament­i di giustizia, atti processual­i di età medicea e lorenese, atti di Stato civile, e via di questo passo. Datati dal XIII al XX secolo, testimonia­nza dell’attività di organi giudiziari, amministra­tivi e di governo dell’antico Comune, della Repubblica fiorentina, del granducato di Toscana e dello Stato unitario; oltre a molti fondi di conventi soppressi nel diciottesi­mo e diciannove­simo secolo.

Proprio a seguito dell’alluvione, grazie agli aiuti internazio­nali, nacque il Laboratori­o di restauro dell’Archivio di Stato. Molto è stato fatto, le tecniche si sono evolute, le esperienze maturate sono servite per le alluvioni del Piemonte nel 1994 e a Praga e Dresda nel 2002. Come documentat­o da una mostra tenutasi all’Archivio nel 2006, in occasione dei 40 anni dall’alluvione. Proprio allora fu sottolinea­to come mancanza di fondi e carenza di personale impediscan­o alla ferita di essere suturata. Dovute quindi le scuse del ministro.

Colpevole ritardo Il 30% del patrimonio dell’Archivio di Stato di Firenze attende ancora di essere recuperato

 ??  ??
 ??  ?? Un’immagine storica degli «angeli del fango» all’opera per salvare il patrimonio culturale alluvionat­o
Un’immagine storica degli «angeli del fango» all’opera per salvare il patrimonio culturale alluvionat­o

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy