Taxi, dopo le minacce salta l’incontro
«Dopo le minacce di natura personale mi aspettavo oggi le scuse di Filt-Cgil: non solo non sono arrivate, ma con la lettera aperta di oggi (ieri, ndr) si prosegue nella polemica». È sempre più incandescente lo scontro tra Palazzo Vecchio e i rappresentanti dei 654 tassisti fiorentini. Da una parte c’è l’obiettivo dichiarato di aumentare le licenze, dall’altro un «no» secco: «Proposta irricevibile». Lunedì le frizioni sono diventate ancor più forti, dopo che Roberto Cassigoli della Cgil aveva scritto su Facebook alcune righe destinate a Giovanni Bettarini, assessore allo sviluppo economico: «Sai come finì San Lorenzo»... (che morì martire sulla graticola, ndr). Una «minaccia inaccettabile», l’hanno definita gli esponenti di Pd e Sel. Tanto che ieri pomeriggio Palazzo Vecchio ha cancellato l’incontro previsto per oggi con i tassisti: «Non ritengo ci siano le condizioni per un confronto». Eppure la Filt-Cgil, ieri, aveva provato a rimediare con una lettera, «ma senza chiedere scusa», rincara Bettarini. «Nessuna minaccia, sì al confronto democratico» hanno scritto i sindacalisti Gambacciani e Cassigoli in una lettera aperta al sindaco Dario Nardella e all’assessore, chiedendo «un tavolo sui nodi della mobilità cittadina». «È stato letto e interpretato come una minaccia — scrivono Gambacciani e Cassigoli — si tratta di una interpretazione che non rappresenta le nostre intenzioni». Tuttavia, aggiungono i due, «l’amministrazione si esprima sulle nostre proposte di diversa turnazione del servizio, di flessibilità estrema nelle turnazioni, eccetera invece che di ripetere il solito mantra dell’aumento delle licenze». «La nota di oggi di Filt Cgil Area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia — ribatte Bettarini — non solo minimizza l’uscita estremamente infelice del segretario Roberto Cassigoli, ma continua nella polemica. Di fronte a questo, ho deciso di rinviare l’incontro a settembre augurando ai rappresentanti sindacali una maggiore tranquillità».