Corriere Fiorentino

Scuola, appello ai professori

Vertenza taxi, dopo le minacce all’assessore il Comune cancella l’incontro di oggi. Bettarini: «Neanche le scuse» Palazzo Vecchio: non fate saltare il primo giorno di lezioni, spostate l’assemblea

- Lisa Baracchi

«Convocare l’assemblea sindacale è un diritto, ma così si lascia un segno nella memoria dei piccoli cittadini, io ci ripenserei». La vicesindac­a Cristina Giachi, riflette sull’iniziativa di protesta annunciata dai sindacati fiorentini che hanno convocato per il 15 settembre, giorno della prima campanella come da calendario regionale, un’assemblea che coinvolge tutte le scuole statali di Firenze e della provincia al teatro Obihall. Un’iniziativa che era già stata lanciata nel 2010 (nonostante critiche e polemiche) e aveva radunato qualcosa come settemila dipendenti delle scuole. Quella del 15 settembre sarà una riunione di quattro ore che inizierà alle 8 del mattino, come spiega il volantino già inviato ai dirigenti scolastici e all’ex provvedito­rato; un invito rivolto a tutti gli insegnanti e i bidelli, che di fatto mette un punto interrogat­ivo sul primo giorno di scuola, quando i ragazzi potrebbero trovare i cancelli chiusi o le cattedre vuote e potrebbero dover tornare a casa, rinviando il rituale della prima campanella, con le sue emozioni e la sua atmosfera di attesa, all’indomani. «I sindacati hanno il diritto di convocare l’assemblea quando meglio credono — osserva la vicesindac­a Giachi che in Palazzo Vecchio è anche assessore all’educazione del Comune di Firenze — questa scelta è un modo per incidere sulla memoria collettiva. Ma il primo giorno di scuola è un momento particolar­e per tutti, conserva in sé il rispetto per l’istituzion­e scuola». Un rito e un momento simbolico che per la vicesindac­a dovrebbe essere difeso: «La stessa assemblea potrebbe essere fatta il secondo giorno o nelle ore pomeridian­e, si preservere­bbe così il valore di questo giorno. Se si sceglie proprio il suono della prima campanella per organizzar­e la protesta ci si assume la responsabi­lità di lasciare un segno nei ricordi degli studenti, dei piccoli cittadini». L’iniziativa porta avanti la protesta contro la politica del governo Renzi sulla scuola,che, spiegano i sindacati, non comprende l’assunzione di tutti gli insegnanti precari che servono al buon funzioname­nto della macchina, non risolve i problemi della carenza di personale tecnico amministra­tivo, delle classi-pollaio e delle scuole in reggenza. Tutte le sigle sindacali unite hanno ostacolato nei mesi scorsi la riforma della Buona Scuola, diventata legge il 9 luglio scorso. Sull’iniziativa dell’assemblea la mattina del 15 settembre prende però le distanze a Firenze la Uil, che organizza una sua assemblea nel pomeriggio. La vicesindac­a Giachi non commenta i motivi della contestazi­one, si fa scappare solo un: «Con 100 mila assunzioni serve portare ancora avanti la protesta?».

Memoria «Così si assumono la responsabi­lità di lasciare un segno nei ricordi dei ragazzi»

 ??  ??
 ??  ?? Cristina Giachi, vicesindac­o di Firenze
Cristina Giachi, vicesindac­o di Firenze

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy