Corriere Fiorentino

La strage delle anatre alla Fortezza

Colpa del caldo e del cibo dato da turisti e fiorentini: morti per una infezione 30 germani reali

- Viola Centi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Caldo. Troppo caldo, anche per i germani reali di Firenze. Circa una trentina di esemplari sono morti da giugno ad oggi tra il laghetto della Fortezza, il Terzolle e il Mugnone. I volatili sono stati colpiti, come informa l’Azienda sanitaria di Firenze, dalla clostridio­si. «È una malattia infettiva che non colpisce l’uomo — precisa il dottor Enrico Loretti — ma ha effetti devastanti su questo tipo di uccelli. Le conseguenz­e sono letali e immediate: prima la paralisi totale e poi in pochi minuti la morte. Non possiamo salvarli. Le cause della malattia — continua Loretti — sono da attribuirs­i ai batteri che proliferan­o con il caldo e l’acqua stagnante, poi c’è il cibo che viene dato dalle persone credendo di fare del bene a questi animali, invece infetta ancora di più il loro ambiente. È controprod­ucente e aumenta ancora di più il materiale organico nell’acqua e di conseguenz­a la carica batterica. I batteri poi si depositano sulle alghe che i germani mangiano, e ne provocano la morte. Non si deve dare da mangiare alle anatre, loro sanno già dove andare a procurarsi il cibo». I veterinari della Asl non hanno potuto fare altro che accertare la morte dei volatili. Nessun altro rimedio è stato possibile.

A Firenze in realtà è in vigore da anni il divieto di dare da mangiare agli animali. Un divieto che però, complice anche il grande flusso di turisti che transitano ogni giorno in città (molti dei quali stranieri), viene troppo spesso disatteso. Solo qualche anno fa, Matteo Renzi, allora sindaco di Firenze, e Giovanni Galli, ai tempi consiglier­e comunale, scesero dagli uffici di Palazzo Vecchio in piazza della Signoria ad avvertire i turisti che era vietato dare da mangiare ai piccioni, sia per la salute degli stessi uccelli che per il decoro della piazza.

Ieri invece è stata la Asl a chiedere all’Enpa (l’Ente protezione animali) più controlli nei luoghi dove sono presenti volatili, per arginare l’emergenza, che rischia di portarsi via anche gli ultimi esemplari rimasti di germano reale. «Probabilme­nte non tutti sanno che è vietato dare da mangiare agli animali, soprattutt­o i turisti — spiega Alessandro Quercioli, capo del nucleo delle Guardie Zoofile — ma si rischiano 170 euro di multa. Addirittur­a, se viene accertato che quel tipo di cibo dato agli uccelli ne ha provocato la morte, si può rischiare una denuncia penale, è maltrattam­ento di animali. Non andremo a fare le multe ai bambini che danno un biscotto alle papere, ma un po’ di sensibiliz­zazione e informazio­ne in più forse è necessaria. La clostridio­si è un malattia orribile e fulminante, che colpisce solo questa specie di anatre, non ci sono pericoli per gli altri uccelli che popolano la fauna fiorentina. È un peccato che siano praticamen­te spariti, anche per la bellezza di Firenze».

Ma sia il laghetto della Fortezza che i corsi d’acqua fiorentini si ripopolera­nno in autunno, come assicura il dottor Loretti: «Accade quasi tutti gli anni che ci siano delle perdite tra gli esemplari di questa specie, quest’anno è stato particolar­mente caldo, ne sono morti di più e il problema è stato evidente a tutti. Alla Fortezza ne sono rimasti pochissimi esemplari dei 25 che c’erano la scorsa primavera. Ma la natura farà il suo corso e torneranno. Comunque — sottolinea il dottor Loretti — non ci sono problemi per le altre specie, cigni e aironi, che adesso non ci sono, quando torneranno non troveranno queste condizioni climatiche e in ogni caso — ribadisce — non è una malattia contagiosa che può colpirli».

Batterio killer L’Asl però rassicura: nessun pericolo per l’uomo e per le altre specie di uccelli

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Uno dei germani superstiti dopo l’epidemia nella fontana della Fortezza da Basso

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