L’Empoli vuole rifare lo stadio Il sindaco: per ora solo un progetto
Un Castellani nuovo di zecca. È questo il sogno della società azzurra che ieri ha presentato il progetto di restyling dello stadio, con l’idea di ultimarlo per l’inizio del campionato 2017-18. Anche se c’è stato subito l’alt del sindaco Brenda Barnini: «Si tratta per il momento di un progetto nemmeno preliminare, lontano da una concreta fattibilità». Il club toscano che in questi anni si è sempre distinto per il valore del suo calcio e la grande levatura del settore giovanile, uno dei meglio organizzati d’Italia e d’Europa, vorrebbe fare il salto di qualità. Un balzo in avanti che i tifosi empolesi chiedono da tempo. Il costo dell’operazione si aggira intorno agli 11 milioni di euro. Si tratterebbe di uno stadio completamente coperto, con una capienza poco inferiore ai 20.000 posti, a impatto zero grazie ai pannelli solari, con centri commerciali nella pancia delle due curve, Conad da una parte e Euronics dall’altra i nomi fatti in conferenza stampa dall’ad Francesco Ghelfi e dalla responsabile marketing Rebecca Corsi. Attività che si tradurrebbero in nuovi posti di lavoro. L’Empoli si avvarrà di una serie di sponsor per affrontare le spese, tra questi il più importante sarà Enegan, title-sponsor dello stadio, il cui nome però resterà «Carlo Castellani». L’entusiasmo è contenuto solamente perché il progetto dovrà affrontare importanti passaggi istituzionali. E secondo Ghelfi il Comune guarda al nuovo impianto con freddezza, visto che non ha dato il suo benestare all’inizio dei lavori, che dovrebbero partire nella primavera del 2016. «Per noi — conferma il sindaco — è prioritario che lo stadio per come lo conosciamo mantenga al suo interno anche la pista di atletica e proprio per questo dopo 20 anni di attesa questa amministrazione è pronta a rifarla completamente. Sono convinta che comunque con l’Empoli il confronto potrà andare avanti in modo proficuo».