Kalinic, un ariete croato per Sousa
Visite e firma per il nuovo attaccante. Oggi a Lucca l’amichevole di Ferragosto
Avanti un altro. O meglio, avanti altri due, forse tre. Perché è di questo che, secondo Paulo Sousa, ha bisogno ancora la Fiorentina per confermare in campionato e in Europa quanto di buono fatto vedere nelle uscite estive.
Intanto ieri è arrivato a Firenze Nikola Kalinic: visite mediche, firma del contratto e un breve incontro con l’allenatore e i compagni di squadra (oggi sarà presente in tribuna a Lucca). Il gigante croato nato a Salona (la città dell’imperatore Diocleziano) è stato acquistato a titolo definitivo dal Dnipro per 5 milioni di euro e avrà un ingaggio di un milione e duecento per quattro anni. Indicato da Sousa nella lista dei rinforzi presentata ai dirigenti viola, Kalinic va a colmare il vuoto lasciato da Mario Gomez e, soprattutto, a rinforzare un reparto d’attacco che finora aveva solo Babacar come prima punta «pesante». Forte fisicamente, ventisette anni, l’attaccante della nazionale croata è a caccia del definitivo salto di qualità dopo una parentesi negativa in Premier League con il Blackburn e tre anni al Dnipro, durante i quali ha realizzato 34 gol nel campionato ucraino e ha disputato una finale di Europa League (andando anche a segno). Ma che spazio avrà negli schemi dell’allenatore portoghese? Ancora presto per dirlo, di certo si giocherà una maglia da titolare con Babacar nel 4-23-1. Difficile che possa essere impiegato da seconda punta o da esterno, anche se Sousa decidesse di cambiare idea sugli schemi offensivi.
Proprio per questo la Fiorentina cerca anche un altro attaccante con caratteristiche diverse, un laterale offensivo veloce. A quanto pare le cose si stanno sempre più complicando per Borini: nelle ultime ore è diventato forte l’interesse, oltre che della Lazio, anche del Sunderland. Sempre viva l’ipotesi Farias, brasiliano del Cagliari che si è messo in luce proprio al Franchi segnando un gol nel 3-1 dello scorso 26 aprile.
L’arrivo di un altro attaccante comunque è legato sia alla possibile partenza di Joaquin (il manager dello spagnolo sta trattando il rinnovo del contratto in scadenza nel 2016, che potrebbe prevedere un ingaggio più basso ma con premi legati a presenze e rendimento) sia a una valutazione più attenta sui tempi del pieno recupero di Pepito Rossi. Più probabile allora che dopo Ferragosto gli uomini mercato della Fiorentina accelerino sul mediano, altro rinforzo fondamentale in un centrocampo a due che per ora vede in rosa Suarez, Badelj, Vecino e Borja Valero (gli ultimi due adattati in quel ruolo). Intanto ieri è stato presentato Gilberto: «È uno di quei giocatori che rappresentano il nostro futuro — afferma il ds Daniele Pradè — lo inseguivamo da un anno, ha le qualità per riuscire ad imporsi in questa piazza. Sarebbe bello se riuscisse a fare anche una piccola parte di quanto fatto dal suo connazionale Cafu a Roma». In realtà il giocatore ha scelto la maglia numero 3 pensando a Roberto Carlos. « Ma anche Cafu — spiega — è sempre stato un mio idolo proprio perché ha vinto tanto in Italia. Essere arrivato in serie Ae a Firenze rappresenta una grande tappa per la mia carriera, seguo la Fiorentina dai tempi di Edmundo e il mio amico Octavio mi ha parlato molto bene della città».
3
Il numero di maglia scelto dal difensore Gilberto
1,2
Milioni L’ingaggio di Kalinic per quattro anni
Gilberto Il 3 in onore di Roberto Carlos, Edmundo per me era un idolo