L’immersione, poi il malore: sub muore a Giannutri
L’uomo, 52 anni, era con due amici che si sono accorti della tragedia quando sono riemersi
GIANNUTRI (GROSSETO) Sono scesi tutti e tre nello stesso momento, ma quando i due amici sono riemersi, Giuseppe Garofalo aveva già perso il boccaglio. Stava galleggiando a pelo d’acqua, senza sensi. E per quanto l’allarme sia stato lanciato tempestivamente, i soccorritori appena arrivati non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Una batosta per gli altri due compagni, che presa coscienza della scomparsa dell’amico hanno avuto serie difficoltà di respirazione: tanto da indurre i medici a pensare che anche loro potessero aver subito delle conseguenze da questa tragica immersione di ieri, al largo dell’isola di Giannutri. Poco dopo comunque si è capito che i due non correvano alcun rischio e che i problemi erano dovuti allo choc. I carabinieri li hanno ascoltati a lungo per ricostruire l’accaduto, mentre il sostituto procuratore Alessandro Leopizzi ha disposto il sequestro dell’attrezzatura da sub utilizzata dalla comitiva. Per un attimo, c’è stata la paura di rivivere i momenti drammatici di un anno fa alle Formiche, il litorale orbetellano in cui persero la vita tre sub dopo un’immersione. Una tragedia su cui è in corso un processo. Ma la storia di ieri sembra molto diversa. Garofalo, 52 anni di Civitavecchia, era in vacanza in Maremma e ha deciso di fare un’immersione insieme a due amici. Con un gommone hanno raggiunto l’isola, e si sono tuffati in tre punti separati ma vicini tra loro. Il 52enne è sceso fino a dieci metri, mentre gli altri sono andati più in profondità. Sarà proprio per questo che non si accorgeranno di nulla, in un primo momento. Una volta riemersi, infatti, hanno visto Garofalo senza boccaglio che galleggiava, privo di sensi. Hanno chiamato subito i soccorsi, ma ormai non c’era nulla da fare. Sul posto anche i carabinieri di Santo Stefano per le indagini di routine, ascoltando poi il racconto dei due amici, intanto trasferiti all’ospedale di Grosseto. La salma invece è stata trasportata all’obitorio grossetano, in attesa di un’autopsia. L’impressione è che si sia trattato di un malore, ma la Procura non vuole avere dubbi e ha disposto il sequestro di tutta l’attrezzatura.