Allarme dei revisori «Bilancio a rischio» Il Comune: c’è tempo
PISA Tutta colpa della Tasi. Il Comune di Pisa finisce nuovamente nel mirino dei revisori dei conti, che in una lettera inviata nei giorni scorsi e resa nota ieri, hanno parlato di condizioni per un commissariamento e invitato l’amministrazione a varare urgentemente una variazione di bilancio. Il bilancio preventivo votato a dicembre conteneva fra le previsioni di entrata 10 milioni dalla Tasi che è stata poi eliminata dalla Legge di Stabilità. Anche se la norma attuale, dicono i revisori, «pare prevedere che venga garantito unicamente il ristoro dell’equivalente del gettito Tasi sull’abitazione principale stimato ad aliquota di base, non vi è alcuna garanzia per introiti maggiori», e il problema è che «l’ammontare della Tasi ad aliquota base per il Comune di Pisa non è attualmente noto». E l’esito, senza variazioni, è che «le previsioni di entrata relative risultano non più attendibili», mettendo così a rischio l’equilibrio finanziario dell’ente. Motivo per cui i revisori hanno informato anche il prefetto Attilio Visconti della situazione, prospettandogli una situazione che, se non sanata, prefigurerebbe un commissariamento. L’assessore al bilancio e alle finanze, Andrea Serfogli, dopo avere informato i capigruppo delle forze politiche della lettera inviata dai revisori, ha rassicurato sull’osservanza di ogni garanzia prevista dalla legge. «Il riferimento improprio all’articolo del Testo unico degli enti locali che richiama la possibilità di scioglimento dei consigli comunali non ha, in questo caso, alcun effetto: c’è tempo fino al 31 luglio per il riequilibrio di bilancio. Siamo entro i tempi per l’adeguamento non possiamo fare variazioni se non sappiamo a quanto ammonta il ristoro. Entro fine marzo ci adegueremo e mercoledì approfondiremo la questione, che purtroppo riguarda molti Comuni».