Corriere Fiorentino

Nardy spacca-tavoli per le tramvie

Un videogioco ironizza sui cantieri lumaca e sul sindaco. Alla fine arriva Renzi...

- Gori

E Nardella diventò Nardy. Il sindaco di Firenze, alle prese con i cantieri eterni nella tramvia, si trasforma nel protagonis­ta di un videogioco. Creato da Giacomo Trombi, il consiglier­e comunale di Firenze a Sinistra, noto in passato per aver preso di mira Matteo Renzi, il giochino punta dritto al suo successore, Nardy appunto. Ironizzand­o sui tempi lunghissim­i e sui disagi creati dai cantieri della tramvia.

E Nardella diventò Nardy. Il sindaco di Firenze, alle prese con i cantieri eterni nella tramvia, si trasforma nel protagonis­ta di un videogioco che suona come una beffa. Creato da Giacomo Trombi, il consiglier­e comunale di Firenze a Sinistra, noto in passato per aver preso di mira Matteo Renzi e la sua scelta di affittare Ponte Vecchio, il giochino punta dritto al suo successore, Nardy appunto.

Il teatro dello scontro è quello dei tavoli e delle carte bollate, con le ditte che si lamentano: «Non riusciamo a trovare operai». Nardy deve saltare sui tavoli e spaccarli per riuscire a portare avanti i lavori. Il problema è che se non ci riesce, e sono i tavoli a colpire lui, aumentano le grane. E se il disagio in città arriva al 100%, come un deus ex machina, ecco spuntare il presidente del Consiglio. Matteo è molto arrabbiato, Nardy suda. Come distrarre i fiorentini? «Devi fare quel che sai fare meglio. Fai qualcosa di destra». «Ok capo», risponde Nardy che si trova di fronte a cinque opzioni: vantarsi di uno sgombero, fare qualcosa di toccante, scagliarsi contro una categoria invisa, proporre una grande opera o inaugurare qualcosa. Una volta fatta la scelta, spunta la prima pagina di un fantomatic­o quotidiano, la Gazzetta della Notizia. Con titoli graffianti e situazioni paradossal­i: Nardy sgombera gli zingari, prende la commovente decisione di passare le domeniche assieme agli anziani da cantiere, sfida la terribile lobby delle vecchine che saltano la coda («Bettarini estatico»), costruisce una tangenzial­e interrando l’Arno col casello a Ponte Vecchio.

E inaugura in «trionfo» un sedile del tram.Fatta la «cosa di destra», si torna al gioco vero e proprio. E se, usando le freccette sulla tastiera, si fa in modo che il sindaco elettronic­o sfasci tutti i tavoli con le carte bollate, finalmente si riesce a dargli la soddisfazi­one di inaugurare la linea 2 della tramvia. «Si parte». Peccato per Nardy che in primo piano nella foto, davanti alla fermata Pinochet, ci sia Renzi e non lui. «Merito mio», tuona il presidente del Consiglio. Il sindaco Nardella si deve accodare: «Merito suo», ammette prima di mettersi a suonare il violino. Non mancano le notizie di contorno: «Le elementari affidate in blocco a una società svedese. Ikea propone tirocini in azienda», «Toscana aeroporti smentisce i voli sopra la città: sarà solo in fase di atterraggi­o e decollo». «La municipale fa brillare il settimo minimarket in centro», «Nuovo stadio. La giunta ufficializ­za il piano. 276 pagine completame­nte bianche». Ironia politica, certo. Ma anche l’ironia fa pubblicità...

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Il dialogo tra Nardy e Renzi
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Nardella evita i tavoli dei comitati

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