Il giardino sul terrazzo di Firenze
Rose, menta, salvia: inaugurato un giardino pensile sul Terrazzo di Saturno Rievoca gli spazi con le piante tra le mura al tempo di Eleonora di Toledo Fino a settembre visite, incontri e una campagna per il restauro dei dipinti
Cespugli di melograno, piante di rose, erbe aromatiche: c’è un angolo verde nel percorso museale di Palazzo Vecchio, è il giardino pensile sul Terrazzo di Saturno aperto fino al 25 settembre. Rievoca gli «orticini» di metà ‘500 al tempo di Cosimo I de’ Medici e Eleonora di Toledo. «Un omaggio alla storia di questo Palazzo», dice il sindaco Nardella.
Se una casa non ha uno spazio per un giardino, piante fiori e ortaggi si piantano in terrazza. L’idea non è solo una «moda» dei tempi moderni. Già nel ‘500 Cosimo I de’ Medici e la sposa Eleonora di Toledo (lui attento studioso delle scienze naturali, lei cresciuta tra oasi verdi nel palazzo paterno di Napoli) in mancanza di un parco vero e proprio a Palazzo Vecchio, dove la coppia viveva in attesa che fosse finita la «reggia» di Palazzo Pitti, avevano allestito su terrazzini, logge e camminamenti della dimora di piazza Signoria alcuni «orticini». Erano porzioni di giardino innestate fra le mura dell’edificio, utilizzate come luoghi di piacere e di svago in cui «avere le frutte a ore strane», nei quali coltivare piante e primizie.
Oggi, uno di questi «orti pensili» rivive sul Terrazzo di Saturno, dove sarà visibile all’interno del percorso museale di Palazzo Vecchio fino al 25 settembre. Il loggiato che guarda Santa Croce e il Piazzale profuma così di pesche, rose, menta, dragoncello, finocchio, salvia, limoni e arance. Qui, nell’allestimento promosso dai Musei Civici Fiorentini e curato dall’Associazione Muse, crescono alcune specie rinascimentali, recuperate grazie a un attento lavoro di ricerca, che ha permesso di selezionare piante individuate nelle fonti archivistiche, iconografiche e storico-letterarie dell’epoca: ecco vasi di agrumi, spalliere di frutti, cespugli di melograni e di rose, erbette aromatiche, bosso e alloro. «Un allestimento evocativo — ha detto il sindaco Dario Nardella — che è un omaggio alla storia di questo Palazzo e alla figura di Eleonora di Toledo. Si conferma ancora una volta che Palazzo Vecchio è un corpo vivo che cambia con il tempo e riesce sempre a stupire». Fino a settembre sono previste visite tematiche per adulti e laboratori sensoriali per bambini (11 e 18 giugno, 10 e 24 settembre), e tre «conversazioni» tenute da esperti: la prima, sul tema del giardino fra storia e contemporaneità, l’8 giugno, sarà tenuta da Giorgio Galletti e Tessa Matteini, la seconda,