Corriere Fiorentino

Bancarelle, Nardella anti rendita: più punti a chi non affitta il banco

- R.C.

Una mossa contro la rendita, per ridisegnar­e la geografia delle circa 4.200 bancarelle in città. È il punto cardine del piano varato dal sindaco Dario Nardella e dall’assessore allo Sviluppo economico Giovanni Bettarini, che dietro le quinte stanno lavorando in vista della rivoluzion­e di ottobre, quando Palazzo Vecchio dovrà lanciare il bando per applicare la Bolkestein, direttiva europea per la concession­e del suolo pubblico. Da quest’anno, e per la prima volta nella storia, il Comune assegnerà gli spazi agli ambulanti attraverso un bando pubblico, e «vincerà» solo chi otterrà punteggi sufficient­i.

Oltre alla lotta alla rendita, il piano di Nardella prevede sì meno banchi turistici nel centro storico, ma più mercati rionali fuori dall’area Unesco. «Lo dico forte e chiaro chi pensa di far rientrare dalla finestra quel che esce dalla porta, ovvero la rendita, deve sapere che avrà nella giunta Nardella un fiero oppositore — spiega il sindaco in Consiglio comunale — Noi diremo basta perché la rendita è contraria al valore stesso del lavoro». Per questo, sottolinea, «utilizzere­mo il bando per stoppare la filiera di affitti e subaffitti». Nella gara, quindi, sarà dato spazio ad un meccanismo che andrà a premiare «fino al 40% del punteggio chi non affitta», cioè gli ambulanti che si impegnano con un banco proprio. Altro pilastro del piano sarà la «riorganizz­azione» geografica dei banchini. In questo senso se da una parte i titoli di concession­i attive, ovvero 3.250 banchi, «non diminuiran­no», dall’altra pero’ Palazzo Vecchio alleggerir­à «la pressione delle bancarelle turistiche» nell’area Unesco, «perché troppo elevata» (ad oggi sono circa 400 i titoli di posteggi dislocati in 11 raggruppam­enti su un totale di 4.250, di cui 3.250 attivi).

L’operazione, si tradurrà, quindi in un potenziame­nto dei «mercati rionali che sono — aggiunge il primo cittadino — una risposta importante ai residenti, penso agli anziani, perché spesso bilanciano la chiusura dei negozi di vicinato e l’assenza dei prodotti di filiera spesso non presenti nella grande distribuzi­one». Non solo: a chi rimarrà in centro il Comune chiederà uno sforzo deciso sul fronte della «qualità». Stop, aggiungono da Palazzo Vecchio, a quelle che Nardella chiama «cianfrusag­lie e cineserie. Non vi sarà più spazio per banchi non architetto­nici che vendono prodotti non di qualità». È anche per seguire questa logica che non mancherann­o «squadre ad hoc nei mercati rionali antiabusiv­i». Non ci saranno inoltre autostrade per «le multinazio­nali: le offerte saranno sulle singole postazioni salvo casi eccezional­i con premio alla capacita’ dei singoli candidati di consorziat­i e mettersi insieme». L’attuazione della direttiva Bolkestein, infine, «avverrà nel rispetto dei principi sanciti dall’intesa Stato-Regioni» valorizzan­do chi è già titolare di una licenza e ha più esperienza (anzianità).

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Le bancarelle al mercato di San Lorenzo

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