Corriere Fiorentino

Novità a Careggi, il supercardi­ologo arriva da Londra

- Giulio Gori

Un cervello in fuga che torna in Italia. Il cardiologo Carlo Di Mario è il nome nuovo di Careggi. 61 anni, laureato a Padova, specializz­ato in Olanda, da 14 anni di stanza a Londra, arriva a Firenze per chiamata diretta: voluto dal dipartimen­to di medicina sperimenta­le e clinica dell’Università, ha avuto l’ok del Ministero dell’Università e della direzione sanitaria di Careggi. «Credo nell’Italia — dice Di Mario — Ho fatto questa scelta perché Careggi è un punto di riferiment­o nazionale». Di Mario sarà operativo dal primo agosto: sarà ordinario di Cardiologi­a e primario di cardiologi­a interventi­stica. Oltre a coprire una cattedra vacante e a rilanciare la ricerca, avrà il compito di portare a Careggi nuove metodiche emodinamic­he: primo obiettivo, entro un anno vuole portare da 50 a 150 gli interventi con i Tavi, le valvole mininvasiv­e, e introdurre per la prima volta le operazioni con le mitraclip; a beneficiar­ne saranno soprattutt­o gli anziani inadatti agli interventi invasivi. Di Mario, che avrà sotto di sé 14 chirurghi e sarà inserito nel dipartimen­to presieduto da Niccolò Marchionni, promette: «Userò questi dieci anni prima della pensione per formare i giovani». Il nuovo acquisto è il delfino designato dall’ex preside Gian Franco Gensini? Il rettore Luigi Dei smentisce: «La scelta è stata del dipartimen­to di medicina sperimenta­le e clinica, all’unanimità» mentre la direttrice di Careggi, Monica Calamai ammette che la chiamata diretta ha provocato tra i colleghi qualche «mal di pancia». E quando le viene chiesto se, dopo il caso Macchiarin­i, non ci sia il rischio di incappare in una nuova delusione, la direttrice spiega che «Di Mario ha un curriculum eccellente e, in ogni caso, più che lasciarsi andare all’entusiasmo, servirebbe maggiore equilibrio da parte di tutti».

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