Minacce via web al candidato Pd per l’inceneritore
«Mettitelo in salotto e respira tutto l’inceneritore a pieni polmoni… spera che se fai l’inceneritore non succeda nulla ai miei figli perché quello che succede a loro lo ripagherai con gli interessi». Sulla realizzazione del termovalorizzatore di Case Passerini l’aria inizia a farsi pesante, e c’è chi è passato direttamente alle minacce: negli ultimi giorni il candidato sindaco del Pd, Lorenzo Zambini, ha dovuto fare i conti con una serie di intimidazioni che alcuni cittadini hanno postato su vari social network in prospettiva del dibattito organizzato per questa sera alle 20.45 in piazza Vittorio Veneto dal comitato «Mamme No Inceneritore». La costruzione dell’inceneritore da mesi tiene banco in tutta la Piana con assemblee, riunioni, manifestazioni. Lo scorso 14 maggio c’è stato un corteo con migliaia di persone partite da Novoli e arrivate fino in piazza della Repubblica. Fino a oggi, però, quel confronto tra istituzioni e comitati non aveva mai sfiorato la violenza. «Il clima — spiega il candidato sindaco del Pd di Sesto — è senza dubbio molto pesante come confermato dalle minacce personali ricevute in questi giorni sui social. Nonostante questo non mi sottraggo al confronto. Sono dispiaciuto e consapevole che se i toni si sono alzati è anche responsabilità di chi ha fortemente strumentalizzato questa campagna elettorale su un tema e su delle scelte che non mi hanno mai visto protagonista. Mi auguro che il confronto di questa sera sia costruttivo e civile e che possa essere il punto di partenza di un dibattito che sarà poi lasciato in eredità al futuro sindaco di Sesto».