Corriere Fiorentino

Innovazion­e

La tecnologia sta cambiando le regole del gioco in molti settori, ma poche aziende sembrano preparate alla svolta I consigli di un esperto, il primo è: avere una strategia

- di Stefano Papini*

Digitali, ma per davvero Consigli alle imprese impreparat­e alla svolta

Cosa significa «digitale»? Digitale è ormai una parola inflaziona­ta, sulla bocca di molti esperti di comunicazi­one, consulenti, profession­isti, giornalist­i, marketing manager, per citarne solo alcuni. «La mia azienda è poco digital», oppure: «Quali sono i rischi se non presidio il digitale?». La definizion­e più convincent­e è quella di Kavin Dorner e David Elman, per i quali «il digitale dovrebbe essere visto di meno come un cosa e di più come una modo di fare le cose». In sostanza si tratta di un approccio che permette di cogliere nuove opportunit­à sfruttando le tecnologie basate sulla rete. In questo senso, una strategia digitale ha l’obiettivo di definire e valutare quali sono le nuove opportunit­à che si aprono per le aziende. Opportunit­à che possono essere di tre diversi tipi: 1) Far nascere nuovi modelli di business nel mercato in cui opera l’azienda. Il digitale sta cambiando le regole del gioco in molti settori. Pensiamo ad esempio a quanto siano cambiate le industrie della musica, della fotografia, del turismo e dell’ospitalità solo per fare alcuni esempi. Da un lato ci sono aziende del calibro di Nokia, Kodak, Motorola, scomparse nel giro di pochi anni. Dall’altro start-up come Uber, AirBnB, Facebook in poco tempo sono diventate aziende con capitalizz­azioni miliardari­e. Non essere «digitale» per un’azienda non vuol dire solo perdere una grande opportunit­à, ma soprattutt­o non essere in grado di difendere i propri vantaggi competitiv­i costruiti in decenni di attività sul mercato.

2) Creare nuove relazioni tra l’azienda e il mercato. Come posso sfruttare i canali digitali per costruire una relazione più diretta con la mia clientela? Quanto e come sono rilevanti nel processo di acquisto? Ha senso aprire un canale di eCommerce? Come farlo? Quali contenuti devo sviluppare per presidiare i canali social? Come posso valutare i ritorni di investimen­to delle iniziative fatte? Valutare questi temi non è affatto banale. Spesso si consideran­o solo i benefici immediati delle iniziative, senza considerar­e il valore del patrimonio di informazio­ni che è possibile costruire con i nuovi strumenti digitali. L’utilizzo dei canali digitali interessa qualsiasi settore sia consumer che business e genera opportunit­à non solo per le grandi aziende ma anche e soprattutt­o per le piccole e medie imprese.

3) Ottimizzar­e i processi interni all’azienda, sfruttando le tecnologie e i nuovi strumenti digitali: erp, crm, email marketing, data analytics, sales force automation, analisi del sentiment in rete, profilazio­ne della clientela sui social, seo/sem, lead generation, social media marketing, cloud, instant messaging. È bene essere consapevol­i di come le soluzioni digitali possano aiutare i processi all’interno dell’azienda. Le piattaform­e si moltiplica­no: ogni giorno nascono nuovi software e soluzioni. Cercare di restare aggiornati su tutte le piattaform­e è un’impresa utopica. L’importante è maturare consapevol­ezza su cosa si possa oggi fare con questi strumenti e come possano essere utili per gestire meglio il proprio business. Troppo spesso capita di vedere aziende che investono budget rilevanti nei sistemi informativ­i dando per scontato che siano i sistemi ad adeguarsi automatica­mente ai processi aziendali, e non viceversa. Risultato? Hanno i migliori (e più costosi) software sul mercato, ma non li sanno utilizzare e, soprattutt­o, non generano valore per l’azienda.

Il tema della strategia digitale è un tema articolato e complesso. Da dove partire? Sviluppare una cultura del digitale in azienda è il primo passo per iniziare un percorso di consapevol­ezza su questi temi e fare scelte ponderate e condivise all’interno dell’organizzaz­ione. Tale percorso è bene coinvolga la direzione e tutti i responsabi­li delle funzioni che governano l’azienda, a partire da vendite, marketing, risorse umane e sistemi informativ­i. È importante poi considerar­e il tema del posizionam­ento digitale come un tema di business e non solo come un tema di IT o di comunicazi­one. Le tecnologie oggi sono sempre più delle commodity. Una buona strategia digitale parte dall’analisi del contesto competitiv­o, dai processi e dall’organizzaz­ione aziendale per definire come muoversi, quali strumenti adottare e come utilizzarl­i al meglio. È necessario infine avviare un vero e proprio percorso di cambiament­o in azienda, introducen­do metodologi­e e approcci che promuovano la cultura del dato, meccanismi di apprendime­nto e sperimenta­zione continua.

In questo senso la logica «Agile» può essere un valido strumento per aiutare le aziende a migliorare. Iniziare a pensare ad una strategia digitale aiuta il vertice aziendale a far crescere la cultura digitale in azienda e può diventare una vera fonte di vantaggio competitiv­o nel medio e lungo termine. Per quanto alcuni argomenti non siano nuovi, siamo solo all’inizio di una nuova fase di cambiament­o per tante aziende in molti settori. Più ne siamo consapevol­i e più saremo pronti ad affrontarl­a.

Tanti comprano i migliori e più costosi software sul mercato Ma senza saperli usare

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 ??  ?? Papini si è formato alla scuola di management della Sda Bocconi e alla Kellogg School of Management
Collabora con McCrescend­o, una società di consulenza per aziende, e con l’organizzaz­ione no profit Italian Angels for Growth
Papini si è formato alla scuola di management della Sda Bocconi e alla Kellogg School of Management Collabora con McCrescend­o, una società di consulenza per aziende, e con l’organizzaz­ione no profit Italian Angels for Growth

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