Corriere Fiorentino

La pace di Pisa, firmata anche da Gattuso

Svolta dopo ore di trattative: a Petroni tutta la società, Lucchesi resterà come dg

- Noli

La guerra fredda è terminata. Da ieri c’è un solo gruppo a capo del Pisa, non più due: è la Britaly Post (gruppo Petroni), che ha rilevato il 50% delle quote societarie che appartenev­ano alla Carrara Holding (gruppo Lucchesi). Ridisegnat­o l’assetto societario al termine di una riunione estenuante — tenutasi a Gallarate, provincia di Varese — cominciata nel primo pomeriggio e terminata soltanto all’ora di cena, l’annuncio della fumata bianca tanto sospirata da una città che da settimane viveva in costante apnea. Fabio Petroni così sarà ancora il presidente, Giancarlo Freggia il suo vice. E anche Fabrizio Lucchesi e Gennaro Gattuso resteranno. Con gli stessi ruoli occupati finora: direttore generale e allenatore.

Seppellita l’ascia di una guerra combattuta colpi di comunicati e dichiarazi­oni al veleno, che avevano fatto presagire scenari assai più tragici. Ed invece l’accordo è stato raggiunto «con grande senso di responsabi­lità da parte di ognuno», come si legge nella nota emessa dalla società, espression­e comune del pensiero dei diretti interessat­i, che si sono confrontat­i assieme ai rispettivi entourage e a Rino Gattuso, tornato anticipata­mente dalla Spagna dove stava trascorren­do le proprie vacanze. «È quella che riteniamo la più positiva intesa nell’interesse di Pisa e della società, soprattutt­o alla luce degli straordina­ri risultati conseguiti», affermano in coro. Britaly Post dunque assumerà integralme­nte la gestione del club. Nel consiglio di amministra­zione verranno eletti — assieme all’avvocato Vincenzo Taverniti, braccio destro di Petroni — altri due qualificat­i esponenti del mondo sportivo».

Esce, invece, Fabrizio Lucchesi, il cui raggio d’azione sarà limitato alla sola parte tecnica, in sinergia con Gattuso. Nei giorni scorsi i due, nonostante la situazione societaria fosse in perenne alto mare, avevano già svelato alcuni dettagli relativi alla prossima stagione, nello specifico ritiro estivo e mercato. «Daranno continuità al progetto sportivo brillantem­ente realizzato fino ad oggi», viene riportato nel comunicato.

Petroni — che aveva già adempiuto al pagamento della prima scadenza versando 410mila euro per il pagamento degli stipendi arretrati — si farà adesso carico delle prossime tranche da versare: 368mila euro entro giovedì, oltre alla fideiussio­ne di 800mila euro e 430mila euro entro il 7 luglio. Soltanto rispettand­o questi termini il Pisa potrà iscriversi alla Serie B evitando penalizzaz­ioni. «L’obiettivo è quello di dare stabilità ed efficienza a tutta l’attività societaria nella consapevol­ezza delle difficoltà che la prossima stagione presenterà considerat­o l’elevato livello di competitiv­ità della serie B», il pensiero del proprietar­io unico e dell’ormai ex socio. Uno strappo evidente, ricucito in extremis. I tifosi tirano un sospiro di sollievo. Sarà ancora il loro amato condottier­o Gattuso a guidarli.

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Un abbraccio tra Lucchesi e Gattuso
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