Siena, soci contro Prato rischia di non iscriversi
La pazienza di Anna Durio è finita. Dopo aver atteso mesi la definizione dell’accordo per acquistare il Siena, l’imprenditrice ha dato un ultimatum all’altro socio Antonio Ponte: «Sono qui per mettervi al corrente che se non c’è ancora una squadra, non è per colpa nostra - ha affermato la Durio - Ponte ha detto che sarebbe venuto per mettere le firme, poi però mi ha detto che non firma perché non è sicuro se la proprietà sarà nostra o no. A questo punto sono stanca». Una situazione impensabile solo poche ore fa, la Robur si era iscritta regolarmente al prossimo campionato. Atto che sembrava appianare le divergenze tra l’imprenditore italo-svizzero e la Durio. Invece, era stato solo un fuoco di paglia. Il 30 giugno scade il termine per definire il passaggio di proprietà. A breve è atteso anche il responso dell’arbitrato che dovrà determinare le cifre per la cessione, visto che le parti non sono riuscite a trovarsi d’accordo sul valore del club. Una fase molto delicata riassunta da Alessandra Amato, legale della Durio. «Vorremmo evitare provvedimenti giuridici— ha precisato l’avvocato — ma è l’unica arma che abbiamo se Ponte non si presentasse mai». In questo contesto, possibile anche che Morgia, individuato come nuovo direttore tecnico, finisca con il firmare per l’Aquila. Caos anche a Prato, dove il presidente Toccafondi non ha escluso l’ipotesi di non iscrivere la squadra al campionato: «Non so se avrebbe senso — ha scritto in una nota — la cordata «Orgoglio Pratese» finora ha raccolto 550mila euro contro gli 800mila pattuiti per comprarsi il club, con questi soldi si può pianificare appena un campionato di serie D».