«Rischio salute a scuola» Genitori contro la Foster
Lettera al sindaco contro i lavori per la stazione Foster. «Salute in pericolo»
Una lettera, firmata da 184 genitori della scuola Rodari, solleva il problema delle polveri del vicino cantiere dell’Alta velocità in viale Corsica e chiede l’intervento del sindaco.
Una lettera appello firmata da 184 genitori, preoccupati perché la scuola in cui studiano i loro figli, la Gianni Rodari di viale Corsica, si trova proprio sopra gli scavi della stazione Forster. L’hanno inviata al sindaco Dario Nardella per chiedere chiarezza su quel che succederà a settembre, quando i cantieri entreranno nella fase più calda, e per avere rassicurazioni.
La preoccupazione, raccontano i 184, deriva prima di tutto da tre relazioni di Arpat del 2015 «dalle quali risulta che le società operanti nel cantiere non rispettano i protocolli di sicurezza concordati per tutelare la salute dei cittadini della zona». E fanno accuse durissime: «Siamo venuti a conoscenza — scrivono — che diversi condomini hanno firmato un esposto alla Procura competente segnalando i seguenti sintomi derivati dalle polveri sottili emesse finora dal cantiere: gola secca, bruciore agli occhi, tosse. Abbiamo testimonianze di condomini che Rfi ha offerto somme in denaro comprese tra 1500 e 3000 euro a famiglia per rinunciare a qualsiasi rivalsa in futuro sui danni fisici e biologici che si potranno manifestare». I 184 si dicono perciò «allarmati» dal fatto che «questi sintomi potrebbero manifestarsi nei bambini della Scuola primaria e dell’infanzia Gianni Rodari e in tutti gli altri soggetti che lavorano all’interno della scuola». Nodavia (società che gestisce unod ei cantieri Tav vicino al Rodari) a maggio ha sostituito i vecchi infissi delle finestre lato cantiere con infissi nuovi dotati di un sistema di filtraggio dell’aria. «Sembrerebbe una cosa positiva — scrivono — Ma cosa ci dobbiamo aspettare quando i bambini saranno in giardino?».
Stessa storia, dicono i 184, per la palestra, che «non ha gli impianti di filtraggio». Insomma, i filtri stessi sarebbero la prova che il problema c’è davvero. Oltre ai timori per l’inquinamento da Pm 10, un altro problema sarebbe rappresentato dal possibile superamento dei limiti dei decibel acustici consentiti per legge, che secondo i genitori potrebbero creare problemi ai bambini durante le lezioni, con effetti negativi sull’apprendimento. Per i 184, Palazzo Vecchio, dopo aver approvato una «deroga al rumore» per i cantieri, è venuto meno alla promessa di spostare la scuola in via dell’Alcovata. E ricordano che la Tav si era detta «concorde sull’opportunità del trasferimento». Così, chiedono che almeno siano installate filtri antipolveri anche alla palestra e dei pannelli fonoassorbenti in giardino, lungo tutto il lato rivolto al cantiere.
«Ho ricevuto ieri (lunedì ndr) la lettera dei genitori — dice il vice sindaco con delega all’istruzione, Cristina Giachi — I tecnici stanno verificando tutti gli elementi che hanno sollevato. Appena avrò le risposte incontrerò i genitori».