«Asili in appalto promossi dal questionario fra le mamme»
Sono le pagelle della scuola dell’infanzia, tratte da un’indagine statistica che Palazzo Vecchio ha commissionato all’Università di Firenze, con un questionario sottoposto a 1.200 genitori. L’immagine che ne esce è di una scuola in salute, con medie voto alte (tra 3,5 e 4, su una scala da 0 a5), e che manifesta qualche limite riguardo alle strutture. Ma per il vice sindaco con delega all’istruzione, Cristina Giachi (in foto), è anche l’occasione per dire che i pomeriggi con le insegnanti in appalto, oggetto di molte critiche da parte dei genitori organizzati sotto la sigla «L’infanzia non si appalta», ottengono medie molto vicine a quelle delle scuole gestite direttamente dal Comune. Il dato più significativo, quello legato al gradimento dell’offerta formativa, parla di un risultato di 3,9 su 5 per le scuole senza l’appalto e di 3,6 per quelle con l’appalto: «Differenze minime — dice Giachi — Un dato molto positivo considerando che la formula dell’appalto è stata introdotta solo a partire da quest’anno scolastico». I voti dei 1.200 genitori, intervistati la scorsa primavera, danno invece giudizi un po’ meno benevoli sulla salute delle strutture, che incassano medie al di sotto di 3,5. Oggi, Giachi presenterà ai genitori i risultati del sondaggione. Ma Francesca Di Marco, una delle mamme di «L’infanzia non si appalta», replica: «I giudizi non sono stati scorporati: non abbiamo potuto distinguere tra la mattina “comunale” e il pomeriggio in appalto».