Corriere Fiorentino

L’audizione del sindaco in Consiglio a Firenze Nogarin scatenato sull’ospedale «La Regione rispetti l’accordo»

- G.G.

Quando entra in Palazzo Panciatich­i, il salone del Consiglio regionale è quasi vuoto. Ad aspettarlo c’è solo il consiglier­e di «Sì Toscana» Paolo Sarti. Così, Filippo Nogarin sembra quasi fare da padrone di casa: fermo sulla porta d’ingresso, stringe la mano a tutti i consiglier­i Pd (e non) che arrivano dopo di lui per l’appuntamen­to della commission­e sanità. Il clima sembra sereno, ma la tensione si avverte presto: la seduta, a sorpresa, è a porte chiuse. Niente pubblico, niente giornalist­i. C’è paura che il dibattito degeneri, perché Nogarin è venuto per far la guerra a Firenze e al Pd. Al centro ci sono due vicende: la sua esclusione dall’esecutivo della conferenza dei sindaci sulla sanità per Asl Nord Ovest e il braccio di ferro con l’assessore Stefania Saccardi sull’ospedale di Livorno. Il sindaco parte all’attacco, ricorda l’esclusione dai luoghi che contano, dal tavolo dei rifiuti a quello sull’acqua, ma il presidente della commission­e, Stefano Scaramelli, lo richiama subito all’ordine: «Lei va fuori tema». Allora Nogarin si concentra sull’ostracismo del Pd in ambito sanitario. A dargli ragione a metà è il Dem Paolo Bambagioni, che ammette: «Se sul piano politico l’esclusione di Livorno è inevitabil­e, su quello istituzion­ale effettivam­ente no». Ma, anche se non è all’ordine del giorno, per Nogarin la questione che conta è l’ospedale. La Regione vuole farne uno nuovo in città, lui vuole ristruttur­are quello vecchio. E attacca Saccardi, accusandol­a di «rimangiars­i l’accordo di programma». Perché, secondo Nogarin, lo stop al nuovo ospedale «non è una questione di disdetta. Da parte dell’assessore c’è il voler risolvere in maniera semplice una questione estremamen­te complessa: Saccardi — dice il sindaco di Livorno — ha preso degli impegni davanti al sottoscrit­to e a molte altre persone, alcuni mesi fa, andandoli a mettere nero su bianco in un accordo firmato da lei stessa che ora si rimangia per chissà quale strano motivo». Nogarin è convinto che la Regione spinga sul nuovo ospedale «per imporci i project financing fallimenta­ri che hanno fatto in altre città toscane — aggiunge — Sono costati tantissimo e negli ospedali ci sono pure dentro i topi».

Scaramelli fa da paciere: «La commission­e vuole proporsi come mediatore tra l’assessore Saccardi e il sindaco Nogarin. Che però deve essere disponibil­e a discutere su cosa è meglio per Livorno». Netto, invece, il consiglier­e regionale Democratic­o Francesco Gazzetti: «Livorno merita una struttura nuova, moderna ed adeguata». E Saccardi? L’assessore in commission­e non c’è. Ma alla nuova offensiva del sindaco Cinquestel­le, replica in modo lapidario: «Gli ospedali li fa la sanità regionale, non il Comune».

Botta e risposta «L’assessore Saccardi si rimangia la parola» Replica: «Sulla sanità non puoi decidere tu»

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