NOTTE AL MUSEO SFIDA DEI VIDEOGIOCHI
Oggi, dal pomeriggio a tarda sera, una gara come si faceva venticinque anni fa Nelle sale degli strumenti per il calcolo si combatte a colpi di «Street Fighter II» Un appuntamento per i cultori dei videogame nati insieme ai primi calcolatori
PISA «Appassionati, diversamente giovani toccati dalla nostalgia, talentuosi con ambizioni professionali, donne (che siete sempre troppo poche): la ‘notte dei vecchi videogiochi’ si apre per voi». Invitano così Giovanni Cignoni e Tommaso Mongelli, curatori del torneo «tecno-vintage» ospitato nei locali del Museo degli strumenti per il calcolo di Pisa, alla sua quinta edizione. Dalle 15.30 di oggi fino a notte fonda, la sfida è dedicata a «Street Fighter II»: «Quest’anno ha compiuto 25 anni», spiega Cignoni, docente di storia dell’informatica all’Università di Pisa. «Nei precedenti tornei non avevamo ancora celebrato un «picchiaduro. Lo proponiamo nella versione Nintendo Super Famicom, la prima che arrivò nelle case».
L’idea di una notte dedicata ai vecchi videogiochi, racconta ancora Cignoni, «è nata per proporre qualcosa di diverso per la Notte dei Musei: volevamo toccare un tema della storia dell’informatica che non può passare inosservato». I videogiochi «nascono insieme ai primi calcolatori: appena inventati sono subito usati anche per giocare. Poi le dimensioni e i costi degli hardware diventano accessibili, e i giochi escono dai centri di ricerca per diventare intrattenimento popolare e fenomeno di costume». Fino a comparire, oggi, in un corso universitario: «Gli studenti di storia dell’informatica a Pisa, fra le opzioni per sostenere l’esame possono realizzare un progetto di narrazione storico-tecnologica. Su 7 progetti fatti finora 3 sono stati sui videogiochi. Non che alla storia dell’informatica manchino gli argomenti, anzi, ma i videogiochi sono così presenti nella percezione comune che finiscono per catturare quasi metà dell’attenzione». La scelta di una notte così, all’interno del Museo degli strumenti per il calcolo è quindi doverosa: «È un modo per far conoscere un museo che è molto legato alla storia della città — qui c’è la «Cep», il primo calcolatore elettronico creato a Pisa — e
che racconta la storia di una tecnologia che tocca il quotidiano di tutti». La «Notte» in questi anni ha visto dai 30 ai 40 partecipanti per volta; tra loro giocatori di ogni età e parte del mondo: «Come il mitico Rok, con noi nelle prime due edizioni, poi tornato nella natia Corea». Si gioca su una console originale, le qualifiche iniziano alle 15.30, le fasi finali alle 20.30. Per i feticisti dei gadget non manca la tshirt: «Quest’anno ritrae le tre fasi dell’animazione della mossa speciale di Ryu, uno dei personaggi di «Street Fighter». Il motto rimanda a una battuta di Ryu densa di storia: «Devo sconfiggere il mio shoryuken per avere una possibilità».