Il numero uno dei numeri uno «È amore»
IL VOTO DEI TIFOSI FRANCESCO TOLDO
Il numero uno dei numeri uno. Francesco Toldo è il portiere più votato dai tifosi nel gioco che sceglie la miglior formazione dei 90 anni viola: «Io il migliore? Che bello — dice lui — Sarti, Albertosi e Galli erano super, ma il feeling che ho con la città fa la differenza. La parata più bella è quella a Wembley su Kanu. Non c’è fiorentino che non me la ricordi».
Il numero uno dei numeri uno… Francesco Toldo sorride alla battuta, vorrebbe minimizzare, ma si vede che è molto contento di essere in testa tra i portieri del «Dream Team» viola, davanti a Giovanni Galli e Ricky Albertosi, due giganti e non solo per l’altezza. «Quando ho ricevuto l’invito dalla Fiorentina — racconta Toldo — mi sono emozionato e sono andato col pensiero ai miei anni trascorsi al Franchi. Arrivai che ero poco più che un ragazzo e me ne sono andato da uomo. Stagioni indimenticabili, sempre con un grande feeling e alla fine credo che la gente abbia apprezzato il mio entusiasmo e i miei valori».
Sì, però tra i pali bisognava parare… «Quello penso di averlo fatto abbastanza bene negli otto anni di Firenze (Toldo arrivò in serie B, nel ‘93, per andarsene nel 2001 acclamato da uno stadio intero, ndr), anche se non ero troppo bravo nelle uscite alte. Galli in questo mi superava, Sarti e Albertosi invece li ricordo davvero poco, ero un bambino quando giocava gli ultimi anni col Milan. Certo, il suo era un altro calcio, molto meno complicato di quello nostro». Per votare la top 11 di tutti i tempi, i tifosi viola avranno tempo fino al 15 agosto. Francesco però sta sbaragliando la concorrenza e almeno a sentir lui restare al comando non gli dispiacerebbe per niente: «Non possono negarlo, mi farebbe davvero molto piacere vincere questa classifica. Mi riempirebbe d’orgoglio essere il primo tra i portieri ed entrare così nella storia della Fiorentina. Non è che però possa mettermi a fare una campagna elettorale per farmi votare, magari potrei chiedere a qualche amico che ancora ho nelle televisioni fiorentine di trasmettere delle mie vecchie parate…».
Tipo quella a Londra su Kanu, l’attaccante dell’Arsenal che restò di sale di fronte all’impresa di Toldo.
«Eh, quella se la ricordano tutti, con il trionfo di Wembley insieme ad una squadra veramente fortissima. Immagino che Batistuta farà il pieno di voti, ma voglio proprio vedere se ci sarà mai una formazione ideale che non comprenda lui e Antognoni: che spettacolo sarebbe stato vederli giocare insieme. Magari pure insieme a Manuel Rui Costa».
Eppure la sua Fiorentina ha vinto «solo» due volte la Coppa Italia e una Supercoppa. «Potevamo davvero fare qualcosa in più perché c’erano giocatori straordinari, basta pensare a Rui Costa, ma anche gli altri non scherzavano, basta pensare a cos’era il calcio italiano alla fine degli anni novanta. La gente comunque ci ricorda sempre volentieri, pur non avendo vinto lo scudetto. Chi invece ha conquistato il tricolore parte un po’ svantaggiato in questa splendida iniziativa della Fiorentina, perché a votare sono e saranno soprattutto le nuove generazioni che non hanno mai visto giocare dal vivo i grandi campioni del passato. De Sisti, Merlo, Julinho e tutti gli altri però restano miti intramontabili».
Ma Toldo ce la farà ad essere presente il 28 agosto? «Ci proverò in tutte le maniere. L’Inter, per cui lavoro, gioca nel pomeriggio dello stesso giorno ma cercherò di organizzarmi al meglio, ci tengo molto. Se riesco a vedere le partite dei viola? Non sempre, in compenso una delle guardie del corpo del presidente Thohir è uno scatenato tifoso della Fiorentina e quindi mi capita spesso di parlare con lui della squadra di Sousa. per me è un piacere, anche se ormai manco da Firenze da quindici anni».
Nel maggio 2002 la curva Fiesole ruppe uno sciopero solo per andare a salutarlo mentre indossava, per la prima volta da avversario, la maglia nerazzurra. Francesco ci ripensa e si emoziona sul serio a pensare di poter tornare a calpestare il prato verde del Franchi: «Sono sensazioni che non si possono prevedere, magari sarà come quando a dicembre sono entrato nella Hall of Fame viola, ma forse ancora di più». Appuntamento allora tra meno di un mese, quando insieme a Francesco una splendida parta di campioni festeggerà il novantesimo compleanno viola: «Sa cosa le dico? — chiude Toldo — mi sento davvero fortunato a poter vivere momenti del genere, Firenze è unica e sono onorato di aver scritto pagine importanti per la Fiorentina».
Ricordi La parata su Kanu a Wembley è mitica Per vincere non farò campagna elettorale, ma se gli amici rimettessero in onda le mie parate..