Uber si arrende: pochi autisti, Firenze addio
L’annuncio della società che noleggia Ncc via cellulare. «Il servizio non è all’altezza»
Uber, mezzo addio a Firenze. La app, il programma, per le «black car», le auto scure con conducente noleggiate via smartphone, ha scelto di sospendere il suo servizio a Firenze. Motivazione ufficiale: «Il limitato numero di autorizzazioni Ncc (noleggio con conducente, ndr) non ci permette di fornire un servizio sempre all’altezza di quello che una città come Firenze merita» a fronte di «una forte domanda di mobilità, anche da parte dei turisti che la visitano tutto l’anno», fa sapere Carlo Tursi di Uber Italy. D’altra parte, è facile notare che da un paio di mesi (il servizio è attivo da settembre scorso), era diventato impossibile trovare un’auto.
Oggetto di scontro perché la sua attività è «ai limiti» della legislazione, soprattutto secondo i tassisti, Uber era sbarcata a Firenze proprio nel momento di maggior scontro tra la categoria delle «auto bianche» e Palazzo Vecchio, acuendo ancora di più le tensioni da parte dei tassisti. La multinazionale non ha mai dato un numero preciso degli Ncc che avevano aderito, si è parlato di oltre cento: ma pare che non siano mai stati sufficienti perché «accendevano» e quindi fornivano corse tramite Uber solo nel «tempo libero» dalla massiccia mole di prenotazioni che gli Ncc hanno già da hotel, viaggi organizzati, guide e servizi forniti alla stazione Santa Maria Novella, oggetto di denunce e segnalazioni sempre da parte dei tassisti. E sono loro, oggi, a cantar vittoria.
«Quello che non hanno fatto le istituzioni, lo ha fatto il mercato» gongola Claudio Giudici di Uritaxi, una delle più rappresentative sigle sindacali dei tassisti. «Già mesi fa, ipotizzavamo, quando la multinazionale promosse il suo servizio con sconto del 50% per una settimana, la sua debacle» attacca Giudici. Ma per il Comune, la scarsità di macchine Ncc che hanno aderito a Uber (a differenza degli altri Comuni dove è attiva, come Roma e Milano) «è la dimostrazione che i nostri controlli sono stati efficaci». Ma a settembre, il Parlamento potrebbe «regolarizzare» il servizio Uber. E si capirà se quello di Uber a Firenze è davvero un arrivederci o un addio.
Le reazioni I tassisti: è la legge del mercato Palazzo Vecchio: i controlli funzionano