Babbo Renzi segretario bis «Salvo la Festa dell’Unità»
RIGNANO SULL’ARNO Tiziano Renzi ( foto) torna segretario Pd a Rignano: eletto all’unanimità dopo il proscioglimento dall’inchiesta di Genova.
RIGNANO SULL’ARNO (FIRENZE) La pesante accusa di bancarotta fraudolenta l’aveva disarcionato dalla guida del Pd locale nel settembre 2014. Ma ora che i pm di hanno archiviato tutto, dopo quasi due anni, Tiziano Renzi è tornato in sella come segretario del Pd di Rignano sull’Arno, sorgente del renzismo.
La mise è sempre la stessa, ma in versione estiva: bermudoni, sandalo o ciabatta, maglietta e l’immancabile sigaro toscano in bocca. La (re)investitura del padre del premier Matteo è arrivata direttamente dall’assemblea locale dei Democratici, dopo che il gip di Genova, Roberta Bossi, lo scorso 29 luglio ha archiviato il procedimento in cui il padre del premier era indagato per il crac della Chil Post (società della famiglia Renzi, poi fallita nel 2013 per questioni che i magistrati dovranno comunque chiarire).
Tornato al timone del partito, adesso il primo obiettivo di babbo Renzi è riuscire a riorganizzare la Festa dell’Unità al campo sportivo di Rignano. L’inizio è previsto attorno al 26 agosto, ma il traguardo è piuttosto complicato da raggiungere per il calo delle «vocazioni» dei volontari (sempre meno) e per le risicate risorse economiche a disposizione. Ma da Rignano raccontano che Renzi senior ce la stia mettendo davvero tutta per non far naufragare la Festa de l’Unità, aspetto piuttosto curioso per un ex democristiano (seppur dell’ala sinistra) di ferro. I fondi per finanziare la festa del partito, però, potrebbero arrivare dagli ipotetici risarcimenti chiesti da babbo Renzi: «Credo talmente tanto nella giustizia che passerò i prossimi anni nelle aule di tribunale per chiedere il risarcimento dei danni per il fango che mi è stato gettato addosso per il cognome che porto», ha annunciato una settimana fa.
A settembre di due anni fa, dopo aver ricevuto un avviso di garanzia, era stato lo stesso Renzi senior ad autosospendersi dalla guida del Pd del suo paese. «Accetto con entusiasmo», spiega ora Tiziano, accettando la nuova investitura. Dopo il passo indietro del padre del premier, la guida del partito rignanese fu affidata a Franco Bonciani, ancora oggi sotto inchiesta per una vicenda legata alla gestione di alcune piscine nell’area fiorentina: per questo anche Bonciani è stato costretto a fare un passo indietro, affidando la segreteria del Pd locale ad un reggente, che ora sarà appunto sostituito con pieni poteri da Tiziano Renzi.
Il ritorno alla politica attiva di Tiziano sarebbe stato molto difficile se l’infamante accusa di bancarotta non fosse caduta. Ma i Renzi la passione per la politica ce l’hanno evidentemente scolpita nel dna. Il cognome resta però ingombrante, così come il temperamento di Renzi senior, che ogni tanto lo porta a inciampare. L’ultima volta fu quando, con lo pseudonimo di «Orso saggio», dopo una brutta partita contro il Milan si scagliò su Facebook contro i viola «Rosi, Aquilani e l’abbronzato (Richards, giocatore di colore, ndr) terzino sono da rimandare a zappare».
La kermesse in crisi Calo delle «vocazioni» tra i volontari e pochi fondi: due sfide per il padre del premier