SIAMO AL BIVIO: RESTARE UNITI O SCIOGLIERCI
Cari colleghi imprenditori, inutile dire quanto dispiaccia la situazione che si è venuta a creare in questi giorni, evito di essere retorico per dire che abbiamo scritto una bruttissima pagina. Penso d’interpretare il pensiero di tutti dedicando un ringraziamento al nostro ormai ex presidente Messeri. Ciao Massimo grazie per quello che hai fatto fino a ieri, la prima cosa che mi viene in mente è che sei una persona perbene, parola ormai desueta. Ti dissi a suo tempo che non ti avevo votato, ma ho sempre sostenuto lealmente la tua presidenza. E ora? Penso che dobbiamo prendere tutti in mano la situazione per quanto compete ad ognuno di noi e fare ciascuno la propria parte. Siamo di fronte a un bivio: dobbiamo scegliere se credere in questa associazione oppure no. Il malessere che attraversa Confindustria Firenze viene da lontano; abbiamo deciso per il rinnovamento, cosa giusta e su cui siamo tutti d’accordo, ma forse non siamo stati abbastanza decisi nell’attuarlo. Ora è il momento di chiarire a noi stessi innanzitutto se rimanere uniti ma con una energia e una trasparenza mai avute prima, oppure se scioglierci. Io penso che tutti noi abbiamo la forza di mettere da parte quelle che possono essere apparse in passato come manovre di palazzo o interessi personali per ritrovarci in un’assemblea «rifondativa» in cui esplicitare in modo chiaro e leale le difficoltà, sapendo di trovare negli altri un sostegno e un confronto sincero, avanzando proposte concrete e guardando a un orizzonte più ampio delle cose e delle sfide che ci attendono. La mia proposta è «ri-costruzione» parafrasando il titolo di una delle nostre assemblee che ho avuto l’onore di organizzare.
Mettiamo da parte quelle che possono essere apparse manovre di palazzo, ritroviamoci in un’asssemblea rifondativa