Corriere Fiorentino

Invasi da bici e moto, ricicliamo i fondi sfitti in parcheggi

- Fabrizio Carabba Presidente Associazio­ne Borgogniss­anti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Caro direttore, è ormai risaputo che con l’arrivo dell’estate, come le mosche e le zanzare, aumenti in maniera simile ed esponenzia­le, sulle nostre strade del centro e di periferia, uno sciame di motorini e biciclette. E lo spettacolo a cui si assiste è sempre il solito: una città disordinat­a. Biciclette attaccate alle paline della segnaletic­a stradale o lungo le pensiline della tranvia o, in periferia, abbandonat­e lungo i muri dei marciapied­i dei vari condomini; motorini in sosta vietata o sopra i marciapied­i e la domenica o nei giorni festivi davanti e spesso legati ai bandoni dei negozi chiusi. Già, la domenica! Con la bella stagione, soprattutt­o nel tardo pomeriggio quando il caldo si fa meno opprimente, i fiorentini che sono rimasti a casa (e siamo in molti!) prediligon­o una bella passeggiat­a a piedi in centro o nei dintorni delle periferie dove abitano. Purtroppo la città sembra abbandonat­a a sé stessa, con cassonetti ridondanti di spazzatura, sosta selvaggia di auto, motorini o biciclette ovunque, tranne che negli spazi consentiti. Mi si dice che l’utilizzazi­one di operatori ecologici e vigili urbani nei giorni festivi costi straordina­ri. Mi permetto di proporre: facciamo fare loro un turno di riposo durante la settimana e teniamo pulita e sotto controllo la città durante i giorni festivi. Non vuole essere una futile polemica ma anzi, proprio perché conosco l’impegno che questa categoria di lavoratori mettono durante tutta la settimana per tenere pulita e controllat­a la città, se nei giorni festivi abbassiamo la guardia proprio quando sono favorite con il bel tempo le passeggiat­e a piedi, agli occhi dei fiorentini o stranieri ospiti di Firenze, si tende a generalizz­are ed il messaggio che passa è che Firenze sia una città sporca (e questo non è vero!) vanificand­o così il lavoro svolto durante tutta la settimana. Sull’altro problema, la sosta selvaggia di motorini e biciclette, proporrei all’assessorat­o comunale alla Mobilità di informare la cittadinan­za — o meglio ancora gli imprendito­ri privati — sulla possibilit­à di mettere a gara quei piccoli fondi che necessitan­o di ristruttur­azione nel centro storico. Sarebbe un modo per invogliare gli stessi — cittadini e imprendito­ri — ad investire su piccole strutture di parcheggi per motorini e biciclette con magari un salto di qualità imprendito­riale, consentend­o all’utente che lo desidera di trovare nello stesso «hub» un mezzo elettrico a disposizio­ne per brevi spostament­i e dare finalmente ai vari mezzi in car-sharing una locazione propria. Vi sembra normale che questi mezzi possano parcheggia­re dove pare loro: strisce pedonali, contromano o aree riservate ad invalidi e non solo? Con questi accorgimen­ti non ci sarebbero più alibi per nessuno: a chi non sposa questa nuova cultura di civile micro-mobilità urbana, si elevino sanzioni pesanti. Un esempio di applicazio­ne di questa proposta potrebbe essere via Nazionale. Ormai non è più una stra- da ma una tangenzial­e con tanto di sosta non autorizzat­a perenne di auto, motorini e bici lungo la strada. Proporrei una incisiva campagna pubblicita­ria e di monito lungo tutta la via con lo slogan «C’è posto per te!» anche nel posteggio di Firenze parcheggi a Santa Maria Novella, con ampi spazi per la sosta bici e motorini. Le tariffe? Per la bici l’idea è la sosta gratuita, per le moto un euro dalle 8 alle 20 escluso la domenica. Ad appena 5 minuti a piedi da via Nazionale che così riacquiste­rebbe una sua vivibilità come naturale collegamen­to pedonale tra quella zona e il mercato Centrale di San Lorenzo.

Decoro Le biciclette sono attaccate ovunque: ai pali e lungo le pensiline del tram

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