Corriere Fiorentino

Cecina, diventa un caso internazio­nale la guerra delle sdraio

Le multe a chi occupa il posto in spiaggia libera finiscono sui media inglesi , tedeschi e Usa

- Lanari

La guerra della spiaggia libera di Marina di Cecina finisce sulle pagine del giornali stranieri. «La guerra dell’asciugaman­o: l’Italia vuole multare i turisti che occupano un posto sulla spiaggia», ha titolato il quotidiano inglese The Guardian. «Polizia della spiaggia: l’Italia multa i turisti che usano l’asciugaman­o o il lettino per marcare il loro posto sulla spiaggia», ha scritto invece The Sun. E il caso è finito anche sulla rivista americana Newsweek.

Tutto è iniziato lo scorso week-end, quando la Guardia Costiera di Livorno ha sequestrat­o sugli arenili di Marina di Cecina 37 tra sedie e sdraio, un lettino, 30 ombrelloni e uno svariato numero tra asciugaman­i ed indumenti da mare, tutti lasciati di notte — in assenza dei loro proprietar­i — in prossimità del bagnasciug­a allo scopo di occupare porzioni di spiaggia libera per la mattina seguente. Le sanzioni si basano sull’ordinanza comunale che vieta di lasciare attrezzatu­re da mare sulle spiagge prima delle 8,30 del mattino. L’operazione della Guardia Costiera, che come ricorda la stampa estera è avvenuta anche in altre parti d’Italia, ha creato numerose proteste da parte dei turisti, che non hanno digerito le multe (da 200 euro) né il sequestro di ombrelloni, sdraio e asciugaman­i e le multe. «Le regole vanno rispettate, il Comune ha ragione, ma vanno fatte rispettare tutte», hanno detto alcuni dei bagnanti sanzionati, lamentando­si del fatto che ci sono persone che campeggian­o e accendono falò sulla spiaggia durante la notte, due attività vietate, e spesso la fanno franca. «Per non parlare di quello che viene lasciato dopo questi campeggi abusivi: lattine, bottiglie di vetro e mozziconi di sigarette...».

Dai giornali locali a quelli nazionali, il caso è finito sugli organi d’informazio­ne stranieri. Ma non tutti, dice l’assessore al turismo di Cecina Paolo Biasci, hanno criticato le multe. «Mi hanno chiamato da Rtl, nota emittente televisiva tede- sca, e anche da una radio di Colonia — racconta Biasci — e ci hanno dato totalmente ragione: le persone devono rispettare le regole e gli altri. Mi hanno anche chiesto se tra i turisti multati c’erano tedeschi per poter stigmatizz­are questo comportame­nto».

Il sindaco di Cecina Samuele Lippi replica alle accuse. «Alcuni giorni prima erano stati messi in spiaggia dei cartelli per avvisare i bagnanti — dice Lippi — E poi la maggior parte dei frequentat­ori di quella spiaggia sono italiani, non capisco perché i giornali internazio­nali parlino di questa cosa...». Per quanto riguarda i bivacchi notturni denunciati dai bagnanti sanzionati, Lippi racconta che «la sera prima del sequestro degli ombrelloni la Capitaneri­a di Porto aveva sanzionato alcune persone che avevano installato una tenda sull’arenile». Ma lo stupore del sindaco è ben più profondo: «Che nel mondo ora si discuta degli ombrelloni sequestrat­i a Cecina, mentre ci sono bambini massacrati dalle bombe, è la vera vergogna».

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Le sdraio e gli ombrelloni sequestrat­i
 ??  ?? Gli ombrelloni, le sdraio e le sedie sequestrat­e sabato scorso dalla Guardia Costiera di Livorno sulla spiaggia libera di Marina di Cecina: i proprietar­i li avevano lasciati per tenere occupato il posto per il giorno dopo
Gli ombrelloni, le sdraio e le sedie sequestrat­e sabato scorso dalla Guardia Costiera di Livorno sulla spiaggia libera di Marina di Cecina: i proprietar­i li avevano lasciati per tenere occupato il posto per il giorno dopo

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