Arrestato lo spacciatore che si ispirava a Gomorra
Prato, le vedette lo avvertivano: «Ecco il 112»
C’era lo spacciatore del quartiere e c’erano le «vedette», che lo avvertivano via cellulare dell’arrivo dei carabinieri. Succedeva a San Giusto, quartiere ad est della città, in particolare nelle zone del polo scolastico di via Reggiana e del centro commerciale «Parco Prato». Grazie a questo sistema un trentenne pratese aveva evitato più volte che le forze dell’ordine lo cogliessero nella sua attività di spaccio. Fino a mercoledì, quando i carabinieri — dopo le investigazioni guidate dal sostituto procuratore Egidio Celano — lo hanno arrestato, sequestrandogli quattordici chili di hashish, quattro etti di marijuana e due di cocaina, che il trentenne nascondeva in un armadio all’interno di una cantina che aveva in uso. La droga, spacciata al dettaglio, avrebbe fruttato circa centomila euro. I militari dell’Arma stanno ora cercando di comprendere il ruolo dei suoi sodali — tutti ragazzi pratesi — che facevano da «vedetta», sulla scorta del modello criminale noto per essere stato utilizzato lungamente nel quartiere napoletano di Scampia (e nella serie tv Gomorra). Anche il cinquantenne proprietario della cantina che lo spacciatore utilizzava come magazzino è stato denunciato a piede libero per detenzione di droga ai fini di spaccio. Il pusher arrestato faceva saltuariamente l’operaio ed aveva alcuni precedenti penali specifici.
Vendeva droga vicino al polo scolastico e al centro commerciale