Se questa è una pedonalizzazione
Carmine, Pitti, Santo Spirito, San Firenze, Strozzi: anarchia giorno e notte Le scelte mancate di Palazzo Vecchio sulla sosta e l’assenza di controlli
Piazza del Carmine, Pitti, San Firenze, Strozzi e Santo Spirito. Sono cinque delle piazze più belle di Firenze e sono tutte pedonali. La liberazione dalle auto, nei primi tre casi celebrata con tanto di festa, oggi è però solo un prezioso ricordo. Come dimostrano le foto nella pagina a fianco, l’assedio delle auto alle aree pedonali del centro è ormai diventata normalità. Multe e controlli dei vigili sono una rarità. Il risultato è una situazione di anarchia diffusa che di fatto, complice anche la percezione di impunità, legittima centinaia di automobilisti a violare di continuo le più elementari norme di convivenza civile.
Vediamo caso per caso. Piazza del Carmine è stata liberata da un tappeto di oltre 200 auto il 12 gennaio 2015, quando il sindaco Dario Nardella annunciò che, cancellato il parcheggio, la piazza sarebbe tornata a nuova vita. Sono passati quasi due anni: quel prezioso serbatoio di posteggi per i residenti è stato cancellato e la piazza è stata protetta con un discutibile recinto in ferro. La «staccionata» ha però un varco chiuso con lucchetto, che, non si sa come, quasi ogni week end viene aperto, consentendo l’invasione delle auto davanti alla basilica. Un serbatoio per la movida, alla faccia dei residenti. Sabato scorso è successo di nuovo, soltanto che, a differenza degli altri fine settimana, i vigili hanno staccato 49 contravvenzioni. Il caso di piazza del Carmine è emblematico, perché conseguenza di due fattori che uniti assieme diventano micidiali: le mancate (o sbagliate) scelte da parte di Palazzo Vecchio e l’assenza di controlli e sanzioni. Quando il sindaco era Matteo Renzi fu decisa la svolta per piazza del Carmine, che sarebbe dovuta rinascere con un parcheggio sotterraneo realizzato da Firenze Parcheggi attraverso il project financing; i comitati dell’Oltrarno si opposero e Renzi, al culmine della sua notorietà da sindaco lanciato verso Palazzo Chigi, preferì passare oltre, di concerto con la società partecipata ai tempi governata da Marco Carrai. Il parcheggio interrato da circa 200 posti sarebbe stato a pagamento, anche per i residenti (magari a prezzo calmierato), questo è bene chiarirlo, ma quella valanga di posteggi mancanti oggi si paga caro.
Piazza Santo Spirito è una storia che si ripete. Da due anni il Comune promette di chiudere con dei pilomat a scomparsa il varco d’accesso alla piazza (lato via delle Caldaie), ma non è mai stato fatto. Così, la sera, basta che un furbo sganci la catena e parcheggi la macchina nella piazza pedonale che decine di auto seguono immediatamente l’esempio. Sabato sera è andata così, mentre nelle strade circostanti (Borgo Tegolaio, ad esempio) venivano fatte multe anche ai residenti.
Piazza Pitti è lì a due passi. È stata pedonalizzata il 24 giugno 2011 dall’allora sindaco Renzi, assieme a via Tornabuoni, ci fu una festa. Oggi piazza Pitti è un colabrodo, nonostante i divieti che dovrebbero tutelarla: persino i taxi potrebbero passare da lì solo per far salire o scendere un cliente che abita o soggiorna nella piazza. Invece centinaia di auto, Ncc e mezzi di ogni tipo vi transitano e la utilizzano come un parcheggio, sia di giorno che di notte.
Piazza Strozzi di giorno è occupata dalle auto di chi si ostina a pretendere di arrivare in pieno centro con l’auto; questa categoria viene poi sostituita la sera, quando ad invadere la piazza sono le auto della movida, entrando da via degli Anselmi. Anche in questo caso, nonostante i ripetuti annunci, il Comune non ha mai chiuso la falla con i pilomat al posto della inutile catena. Multe? Molto poche. Mentre sono tante le proteste, inviate anche al nostro giornale e a Palazzo Vecchio, da parte dei residenti.
Infine piazza San Firenze, liberata dalle auto il 3 giugno 2013. Renzi promise: «Il Tribunale non rimarrà un secondo vuoto». Il palazzo è rimasto senza inquilini, la piazza invece è molto popolata, dalle auto (anche quelle di alcuni consiglieri comunali), e viene usata per raggiungere i lungarni da via del Proconsolo.
Tutti questi casi, oltre all’inciviltà, testimoniano quanto è alto il bisogno di sosta in città. Per Firenze Parcheggi sarebbe una prospettiva d’introito, ma la società partecipata non ha intenzione di programmare nuovi parcheggi.