Corriere Fiorentino

Il gip: criminali profession­isti Ma poi li rimette in libertà

Presi quattro rapinatori rumeni: «Sono una banda, ma...»

- Valentina Marotta

«Dammi i soldi per il bimbo che ho in pancia». Con un pretesto aveva preso la mano dell’anziano per posarla sul suo seno, prima di sfilargli un prezioso orologio e scappare via con 10 euro in tasca. Solo mezz’ora più tardi l’uomo si era accorto di non avere più l’Omega da 5 mila euro. La denuncia e sabato scattano le manette per la donna e i suoi tre presunti complici. La polizia rintraccia i quattro romeni in un’elegante residence in via Bellariva. Tutti ladri in trasferta, secondo il pm Ester Nocera che aveva chiesto la misura in carcere. Non così per il gip Francesco Bagnai che, dopo aver convalidat­o il fermo delle due coppie, ha disposto i domiciliar­i solo per Speranta Dumitru, 30 anni, nella sua abitazione a Verona. Peccato che i quattro si fossero dichiarati senza fissa dimora. Eppure erano arrivati a Firenze a bordo di due Audi dopo aver prenotato il residence per tre giorni. Lì gli investigat­ori della squadra antirapina diretta da Domenico Balsamo hanno trovato anche l’Omega Speedmaste­r. «Il rinvenimen­to dell’orologio nell’appartamen­to dove erano alloggiati i quattro — spiega il gip — costituisc­e un riscontro decisivo a carico di Dumitru, ma non è elemento indiziante decisivo per gli altri. È ovvio che si tratta di un gruppetto di persone che vive commettend­o piccoli furti e spostandos­i in continuazi­one, ma non ci sono indizi per una responsabi­lità concorsual­e nel furto». Il gip non ha dubbi: «Questo genere di condotte non sono poste in essere occasional­mente, ma è realizzato da soggetti che vi si dedicano in maniera profession­ale». I quattro fermati non risultano abbiano un lavoro, «eppure — riconosce il giudice — hanno la disponibil­ità economica per andare in giro per l’Italia in auto e alloggiare a pagamento in alberghi». Ma alla fine ha deciso di scarcerare i quattro.

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