Una bussola per Botticelli
Aprono oggi le sale del maestro del Rinascimento. Primavera e Venere separate da un tramezzo E poi un capolavoro disposto in ogni spazio espositivo. Schmidt: «In questo modo eviteremo il tappo per i turisti»
primigenio due novità: le pareti non sono celesti ma bianche e i pavimenti non sono in marmo bianco e nero, ma in cotto.
Sala nona: l’opera «calamita», è il dittico dei Duchi d’Urbino di Piero della Francesca. Arrivando dalla otto lo si vede quasi al centro della stanza in un apposito supporto in ferro (forse un po’ troppo massiccio). Tutt’intorno Piero del Pollaiolo (Ritratto di Galeazzo Maria Sforza, e Ritratto Muliebre tra gli altri), Antonio del Pollaiolo e sei Virtù, dello stesso Pollaiolo e di Botticelli. Sala 10-14: quella più attesa. Qui il colpo d’occhio, il capolavoro che è punto focale, è la Primavera, (la trovi di fronte all’ingresso), alla sua sinistra La Primavera Il direttore Eike Schmidt davanti al capolavoro «incorniciato» e con vetri antiriflesso La Venere Simonetta Brandolini d’Adda (Friends of Florence) in posa davanti all’icona del Rinascimento L’Annunciazione una new entry (l’affresco staccato con l’Annunciazione di San Martino alla Scala che prima era in San Pier Scheraggio che quasi si specchia sull’altra Annunciazione, quella di Cestello posta su uno dei due tramezzi che suddividono l’ampia area dei capi d’opera). Oltre i tramezzi, esattamente a 90 gradi rispetto alla Primavera, (e non più accanto come era stato prospettato anche da Antonio Natali,) si trova la Nascita di Venere (una sistemazione questa, che per Schmidt va incontro a due esigenze: quella di non creare un tappo per la sosta dei turisti in aree limitrofe e quella di consentire la visione in contemporanea delle due opere). Sia la Primavera che la Nascita di Venere (accanto alla quale ci sono La Calunnia e il Ritratto di Giovane con la medaglia di Cosimo il vecchio) sono collocate dentro a una sorta di cornice ricavata nella parete e coperte da vetri anti-riflesso e di massima resistenza.
L’ultima sala, la 15, ci accoglie proponendo come immagine d’impatto, il Trittico Portinari di Hugo van der Goes, alla sua sinistra la straordinaria Madonna col Bambino Angeli